Politica

Travaglio copia da un blog La rete insorge, lui nega: "Nel web solo mitomani"

Al centro del plagio un editoriale su Berlusconi che è andato dalla Ue e non si è fatto interrogare dai giudici. Il blogger smaschera il giornalista, lui risponde stizzito: "Potete cambiare giornale"

Travaglio copia da un blog 
La rete insorge, lui nega: 
"Nel web solo mitomani"

Anche il giornalista senza macchia Marco Travaglio ha i suoi scheletri nell'armadio. E stavolta è stato pizzicato dalla rete a copiare proprio dal web. A rivelarlo è il blog Daw, che ha messo a confronto un post di Claudio Messora - autore di ByoBlu.com - e un articolo dell'editorialista del Fatto Quotidiano

Nel suo post, pubblicato il 13 settembre 2011, Messora immagina un fantomatico dialogo a tre tra Silvio Berlusconi, il presidente del Parlamento europeo, Jerzy Buzek, e la sua segretaria. L'articolo si riferisce all'episodio in cui il premier italiano ha preferito andare in Europa a presentare la manovra economica piuttosto che essere interrogato dai pm che indagavano sul caso Tarantini. 

Il giorno dopo cosa appare nella colonna della prima pagina del Fatto destinata all'editoriale di Travaglio? Un dialogo tra Ometto, Segretaria e Presidente. E le battute sono simili per stile a quelli di Messora. Se il secondo testo non è copiato,è perlomeno ispirato. La somiglianza è lampante. ByoBlu denuncia l'accaduto e il web insorge. Molti si domandano se Travaglio, paladino della legalità, sappia cosa è successo, se piuttosto il suo editoriale non sia stato scritto dal suo staff. Altri chiedono spiegazioni sulla sua pagina Facebook, qualcuno scrive al quotidiano.

La replica di Travaglio lascia basiti. Una lettrice del blog, Rosaria Salvato, pubblica su Facebook la risposta ottenuta: "Io non devo alcuna spiegazione a nessuno dei mitomani che infestano il web. Le posso solo assicurare che non ho mai copiato una riga in vita mia". E se i fan pensano che copi gli articoli possono "anche cambiare giornale".

Insomma, come conclude un altro lettore di Messora "a quanto pare, davvero nessuno è perfetto, neanche sulla trasparenza e sulla moralità".

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