Cronaca locale

In tre anni 780mila nuovi assunti E cambio d’azienda per 4 su 10

Milano reagisce alla crisi economica puntando su flessibilità e dinamicità. Negli ultimi tre anni i nuovi posti di lavoro messi a disposizione in città sono stati 773.894, di cui buona parte a tempo determinato. Mentre i nuovi assunti sono stati 218.970, anche se spesso sempre con contratto a termine.
È quanto emerge dall'ultimo rapporto del Crisp dell’università Bicocca, da cui risulta che la metropoli lombarda è un’isola felice nel panorama nazionale. Nonostante alcune note dolenti, prima fra tutte le differenze tra il benessere dei single e le difficoltà delle coppie con figli, che fanno di Milano una città scarsamente a misura di famiglia. Ma che si conferma senza pari a livello italiano per chi cerca un’occupazione: solo nel 2009 i nuovi posti di lavoro offerti nel capoluogo lombardo sono stati infatti 210.187. E la ricetta anti-crisi all’ombra della Madonnina si chiama capacità di adattarsi e riqualificarsi.
Negli ultimi tre anni il 39% dei milanesi, quasi quattro su dieci, ha cambiato azienda almeno una volta, per un totale di ben un milione e mezzo di movimenti. E un turnover pari al 26% nel 2007, al 21% nel 2008 e al 18% nel 2009.
Grazie al maggiore dinamismo dei residenti della metropoli, negli ultimi tre anni il 18% dei lavoratori monitorati dal Crisp ha visto un miglioramento della propria carriera, contro il 10% che l’ha peggiorata e il 70% rimasto stabile. In termini assoluti le persone che hanno registrato una tendenza positiva sono state 25.764 in più di quelle con una negativa. Smentito anche il luogo comune secondo cui l’unica alternativa alla disoccupazione sarebbe il precariato: nel 2009 ben 50.027 lavoratori a termine sono stati assunti a tempo indeterminato. Accanto alle luci dal rapporto Crisp emergono però anche alcune ombre, in primo luogo per quanto riguardano le famiglie. Se un single ha infatti in media un reddito pro capite da 22.228 euro, per una coppia con un figlio scende a 14.319 euro, con due figli a 12.762 euro e con quattro figli a 7.900 euro, toccando quota 6.376 dai cinque figli in poi. Per non parlare del fatto che spesso le famiglie numerose non sono quelle di estrazione sociale più elevata.
Anche senza dividere i redditi per il numero dei componenti, tra i dipendenti le coppie con due figli guadagnano in media 37.883 euro, quelle con tre figli 35.051 euro e con quattro 31.615. Mentre tra gli imprenditori il reddito pro capite all’arrivo del primo figlio si dimezza rispetto a quello dei single: 27.911 euro contro 50.807. Nell’ultimo anno inoltre a Milano 13.600 padri di famiglia sono rimasti disoccupati o in una situazione lavorativa difficile. Il rapporto del Crisp traccia infine una mappa della ricchezza in base alle diverse zone di Milano. I più benestanti, oltre ai residenti del centro, sono quelli nell'area dell’ex Fiera Campionaria e del Parco di Trenno, che hanno un reddito medio sopra i 40mila euro.
Sono 19 invece i quartieri di periferia dove si scende sotto ai 20mila euro medi. Tra questi i più in difficoltà sono Gorla, Mecenate, Chiaravalle, Gratosoglio, Ronchetto delle Rane, Quinto Stampi, Barona, Lorenteggio, Baggio, Quartiere degli Olmi, Ghisolfa, Villapizzone, Comasina e Quarto Oggiaro.

Alcune sorprese invece per le zone i cui imprenditori superano quota 40mila euro: tra le altre l’Ortica, Affori e il Vigentino.

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