Antonio Lodetti
Il blues a volte può essere sia terapeutico che divertente, soprattutto quando si trasforma in un musical (o, tornando indietro nel tempo, in uno spettacolo di vaudeville) come è accaduto da martedì a giovedì al Blue Note di Milano con lo show «Three Ladies of the Blues». Joan Faulkner, Cynthia Utterbach, Joanne Bell, tre signore di colore, voci tonanti e colorite, sgargiantemente vestite di rosso (con tanto di parrucche, cappelli e gioielli stile anni 20) raccontano la storia della musica nera da Ma Rainey a Bessie Smith passando per Duke Ellington. Una visione del blues che parte dalle origini e si proietta nellattualità. A esempio il concerto inizia con la giunonica Faulkner (che in ha accompagnato con la sua vocalità prorompente personaggi come Ray Charles) che parla dellicona Ma Rainey e poi si scatena in una cover swingante del classico C.C.Rider. Non è certo la versione focosa della Rainey, e neppure quella tormentata - chitarra e voce - di bluesmen come Leadbelly e Blind Lemon Jefferson, però è ricca di energia e introduce gli spettatori in un mondo ricco di colori e di fantasia.
Tre «Signore» e il blues si fa musical
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