Il tredicesimo uomo di Burlando che pesa sulla testa dei liguri

Il tredicesimo uomo di Burlando che pesa sulla testa dei liguri

Un salvadanaio che si arricchisce ogni giorno di cifre e storie. Nato con lo scopo di capire quanto le nostre amministrazioni pubbliche siano virtuose e soprattutto per dimostrare che le nostre istituzioni che si lamentano della manovra finanziaria del governo hanno ancora margine per ridurre le spese. Ogni giorno ci permettiamo di suggerire una voce dove raggranellare soldi senza pesare sui cittadini.
Si prenda la Regione Liguria, ad esempio, e il numero di assessori della giunta guidata da Claudio Burlando che ha dovuto accontentare più teste possibili per non partire con il mugugno della maggioranza che lo sostiene. La giunta del Burlando bis ha addirittura un uomo in più di quella che ha accompagnato i liguri nel ciclo amministrativo 2005- 2010: si è passati da dodici e tredici, presidente compreso, con conseguente aggravio di spese per le finanze della Regione Liguria. Un sovrapprezzo quantificabile in circa duecentomila euro l’anno.
Dicono che la politica ha un costo, che però ricade sempre sulla testa della gente. Dall’Udc al cartello della sinistra Rifondazione- Pdci il governatore doveva soddisfare le esigenze di tanti e mille equilibri. Una poltrona per tutti (o quasi) ci voleva e il governatore ha dovuto piazzare tutti (o quasi) quelli che i partiti gli hanno chiesto di sistemare.
Con le poltrone aumentano anche i costi per le spese di gestione della macchina regionale. Quella che avvisa i liguri di stare pronta ad altri pesanti sacrifici e a nuove tasse contestando la manovra anticrisi del governo. Ma niente buon esempio. Quando l’assessore al bilancio Pippo Rossetti illustrerà dove si andrà a tagliare per rientrare nei conti, difficilmente potrà parlare della virtuosità della giunta visto che anche per il 2010 avrà un netto aggravio di spesa quantificabile anche per il nostro salvadanaio.
Era così necessario passare da dodici a tredici? Nel nostro maialino inseriamo duecentomila euro l’anno, quello che è quantificabile dalle spese di gestione per l’attività di un assessorato regionale prendendo come riferimento le cifre nel bilancio previsionale 2010. I costi per il funzionamento delle segreterie politiche degli assessori è stato pari a circa 770 mila euro lo scorso anno ed è previsto in 762.865 per l’anno in corso che, ripartiti sul numero degli assessorati attualmente in carica, fa circa 64mila euro a disposizione del «tredicesimo uomo» della squadra per finanziarne la segreteria politica: ovvero il o i portaborse a servizio dell’esponente di giunta.
Oltre ai collaboratori più stretti, ogni esponente della squadra di Burlando ha a disposizione per la segretaria due dipendenti regionali. Si possono stimare, poi, i costi per le spese di viaggio che nel 2009 erano contabilizzate in novantamila euro tra esborsi per i viaggi e pedaggi autostradali e stimabili in settemila euro per un singolo assessorato.

A questo va poi aggiunto lo stipendio dell’assessore che, quantificato per un membro esterno della giunta, fa 3.700 euro mensili netti ai quali vanno aggiunti 6.000 euro circa di indennità di funzione e alle quali andrebbero aggiunte sommate altre indennità rispetto alle trasferte che deve effettuare.

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