Tregua finita, nuovo allarme pioggia

La perturbazione interesserà il Nord e il Centro Italia

da Milano

Dopo una giornata di tregua nuovo allerta meteo per le prossime ventiquattro-trentasei ore emesso dalla Protezione civile. La perturbazione in arrivo interesserà prima il Centro e poi il Nordest ma non preoccupa tanto per la quantità di acqua o neve prevista, quanto per il fatto che dovrà sommarsi a una situazione già resa difficile dalle abbondanti precipitazioni degli scorsi giorni.
Dal tardo pomeriggio sono cominciate infatti precipitazioni diffuse e continue, anche a carattere di rovescio o temporale di forte intensità, sulla Lombardia, la Liguria, sull’Emilia Romagna settore ovest e sull’alta Toscana. E la situazione non dovrebbe cambiare oggi, quando le piogge insisteranno ancora su Veneto, Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna. Dalla tarda mattinata poi le piogge si estenderanno all’Alto Adriatico e al versante centrale tirrenico fino alla Campania. Previste anche nevicate deboli o moderate sui rilievi alpini e prealpini a quote superiori ai 700-900 metri.
Per domani gli esperti prevedono ancora piogge diffuse con locali rovesci o temporali, su Campania e versanti tirrenici calabri e lucani.
Intanto si fa la conta dei danni. Un muraglione di 90 metri quadrati è crollato per le infiltrazioni d’acqua piovana in provincia di Imperia, a Castellaro, sulla via del Santuario di Lampedusa. I vigili del fuoco, intervenuti, hanno dovuto anche bloccare una fuga di gas causata dalla caduta del muro. Un tubo era stato infatti tranciato dal crollo. Sulla zona si è anche abbattuta una piccola frana, che ha trascinato nelle campagne sottostanti una quarantina di metri di strada che conduce a un gruppo di villette. Otto case sono state dichiarate inagibili.
Ad Alassio è stato riaperto il porticciolo turistico Luca Ferrari di Alassio, duramente colpito dal nubifragio di venerdì notte mentre una grossa frana ha costretto a far evacuare gli uffici della Capitaneria di Porto per ragioni di sicurezza. Resta poi ancora impraticabile la statale Aurelia a Celle, dove in località Pecorile è caduto un masso del peso di 50-60 tonnellate.
In Toscana e Umbria, per fortuna, gli argini dei fiumi hanno tenuto abbastanza. Qualche frana e qualche esondazione si è registrata nelle province di Lucca, Massa Carrara e Grosseto, difficoltà anche in alcune zone delle province di Siena, Pistoia e Arezzo.
E intanto la Coldiretti parla di danni incalcolabili a ortaggi, frutteti, oliveti, con crolli di serre, capannoni aziendali soprattutto in Piemonte, Lombardia e Liguria, ma anche in Umbria e nel Lazio.

«Considerato l’ampia forbice esistente tra prezzi alla produzione e quelli al consumo appaiono immotivati eventuali forti aumenti dei listini di vendita al dettaglio, e soprattutto per la frutta e verdura - sottolinea però Coldiretti -. Servono controlli per evitare che, con l’alibi del maltempo, si sviluppino le solite speculazioni da parte dei distributori».

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