Tremonti «Gli aiuti non sono la soluzione»

AlbaPer risolvere la crisi economica in atto non serve aumentare il debito, attraverso gli aiuti, ma contenere gli effetti negativi della finanza sull’economia reale. È quanto ha sostenuto il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, nel corso del suo intervento al convegno organizzato dalla Compagnia di San Paolo ad Alba. «Il debito è stata la causa del male. Non si curano l’alcolismo o la droga con maggiori quantità. La soluzione della crisi non è nell’aumento del debito. Gli aiuti sono utili per garantire la coesione sociale e lo sviluppo industriale, ma è sbagliato pensare che la soluzione a una crisi della finanza si trovi nell’economia reale», ha sottolineato il ministro. Secondo la teoria di Tremonti, «la soluzione non è immettere maggiori quantità di capitale in un sistema finanziario deficitario di capitali, semmai l’opposto». Il ministro è anche tornato sul tema previdenza: «Non ho mai detto - ha precisato - che era nei piani del governo fare con urgenza la riforma delle pensioni. Ciò che urge è un maggior tasso di serietà, non la riforma delle pensioni». Alle Fondazioni bancarie il ministro dell’Economia ha infine lanciato questo messaggio: «Il risparmio diretto e indiretto è anche nelle vostre mani, fatene buon uso». In proposito il presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti, ha spiegato che «gli enti vogliono andare avanti, come in questi anni, con un’attività di carattere sociale, soprattutto oggi che i bisogni aumentano».

Sempre ieri, infine, Fabrizio Palenzona, vicepresidente di Unicredit, ha posto definitivamente fine alle voci di una sua candidatura alla presidenza di Piazza Cordusio: «Il presidente Dieter Rampl non è in discussione».

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