Roma - Giulio Tremonti non vede ostacoli da parte dell’Unione europea per la Robin Hood Tax, il prelievo fiscale straordinario sugli utili dei petrolieri, che il ministro dell’Economia intende varare nel decreto fiscale di giugno. E conferma che ci sarà un intervento fiscale anche sulle banche. «Oltre alla moral suasion sui mutui - dice - ci sarà la rimodulazione dell’imponibile».
Tremonti e Christine Lagarde, ministro delle Finanze francese, siedono accanto dopo aver discusso le priorità economiche del semestre di presidenza francese, che incomincia il 1º luglio prossimo. «Uno degli obiettivi primari è la stabilità dei mercati finanziari - spiega la signora Lagarde - e cercheremo un accordo per creare un organo di supervisione e coordinamento fra le autorità di vigilanza dei Paesi europei». Ma anche l’emergenza petrolifera è in cima all’agenda: «Tra gli argomenti che saranno affrontati ci sarà l’impatto dell’aumento del petrolio e delle materie prime». Il presidente Sarkozy, rivela la Lagarde, ha chiesto al Fmi un’indagine sui livelli di stock di prodotti petroliferi e, più in generale, sulle conseguenze geopolitiche della rendita petrolifera.
Ma sulle azioni immediate, Parigi e Roma la vedono diversamente. La Lagarde non condivide la tassazione sugli exra-profitti, e preferisce gli sconti energetici alle famiglie in difficoltà. Tremonti afferma invece che la Robin Hood Tax è «un’ipotesi finanziariamente ortodossa e moralmente corretta», traendo origine dalla tassazione dei profitti di regime. Ha anche un precedente di pochi anni fa, l’imposta straordinaria del governo britannico sugli utili legati all’estrazione di greggio dal Mare del Nord. Da parte europea non ci saranno difficoltà: «Il commissario (Charles McCreevy, ndr), prontamente interrogato, le ha escluse». Con Tremonti, anche il ministro degli Esteri Franco Frattini ritiene corretta una tassazione straordinaria sui petrolieri «che hanno tanto guadagnato». Mentre il ministro dello Sviluppo, Claudio Scajola, è possibilista su un congelamento delle accise o un taglio dell’Iva sui carburanti, anche se in questi due casi «la soluzione non può che essere europea».
Nessun cenno, infine, fra Lagarde e Tremonti sul caso Alitalia. «Non ne abbiamo parlato», giura il ministro dell’Economia.
E massima prudenza anche nel commentare l’annuncio di Trichet sui tassi. «La Bce è indipendente e illuminata», dice la Lagarde, che pure nota «un mutamento di consuetudini» negli annunci pubblici della Banca centrale europea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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