Politica

Tremonti smentisce Prodi: Italia in ripresa

Gian Maria De Francesco

da Roma

«La mia impressione è che l’economia italiana sia in recupero». Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, ieri a Cernobbio per il Workshop Ambrosetti, ieri ha tracciato un quadro positivo per la crescita del Paese dopo aver diffuso alcune anticipazioni sulla trimestrale di cassa. «Numeri buoni, solidi. Numeri europei e l’Italia ha sempre mantenuto il suo impegno in Europa e lo manterrà. Siamo sulla buona strada», ha aggiunto.
Il previsto rientro del rapporto deficit/pil dal 4,1% (inferiore al 4,3% preventivato) del 2005 al 3,8% quest’anno è, secondo il titolare del dicastero di Via XX Settembre, una «stima coerente con i nostri impegni europei». Ma quel che conta di più è la stima di rientro dell’extradeficit entro l’anno prossimo. «La relazione - ha aggiunto il ministro - conferma ancora una volta l’impegno assunto dall’Italia in Europa ad avanzare sul rientro del deficit eccessivo entro il 2007».
La dimostrazione di trasparenza sullo Stato delle finanze pubbliche, comunque, fornisce il chiaro segnale di un’Italia agganciata al resto dell’Unione. Ieri, sempre a Cernobbio, il commissario Ue agli Affari economici, Joaquín Almunia, ha sottolineato che lo stato di salute economica del Vecchio Continente è buono. «I segnali che stiamo ricevendo sono positivi sia sul fronte dei sondaggi sia sul fronte reale. La fiducia sta crescendo nell’area euro, ma dobbiamo essere prudenti», ha detto Almunia. Gli ha fatto eco Tremonti: «Ho sempre condiviso le sue posizioni».
Il ministro dell’Economia ha poi precisato che «la relazione trimestrale sarà presentata quando gli uffici tecnici avranno ultimato i conti», all’inizio della prossima settimana. «Il dato relativo al rapporto tra debito e Pil che non è stato anticipato sarà contenuto lì. I calcoli tecnici non tengono conto dei dibattiti televisivi», ha specificato in riferimento al duello televisivo tra il premier Silvio Berlusconi e il candidato dell’Unione Romano Prodi, in programma per domani.
Qualche sassolino dalla scarpa nei confronti della coalizione di centrosinistra, che intende brandire il documento come un’arma contro la Cdl, Tremonti ha voluto toglierselo ugualmente. «Oggi (ieri; ndr) - ha sottolineato - è il primo di aprile e noi abbiamo un pesce di aprile per Prodi». L’inseguimento del Professore ai dati dello stato sui conti pubblici non gli ha fatto vincere la volata perché dalle anticipazioni non emerge la situazione di «sfascio» dipinta a tinte fosche dall’Unione.
Allo stesso modo, il ministro ha elegantemente rispedito al mittente le accuse di «delinquenza politica» rivoltegli dallo stesso Prodi giovedì scorso. «Mi sono limitato a fare due più due. Io conti li so fare. Ditemi voi se questo è terrorismo politico», ha chiosato Tremonti riferendosi al taglio del costo del lavoro promesso dal Professore. «Prodi - ha aggiunto - è andato a Vicenza e nella cupidigia di piacere alla Confindustria, dopo essere piaciuto alla Cgil, si è messo a fare e a dare i numeri. Ha promesso a giugno un’operazione che taglia cinque punti di cuneo fiscale per 10 miliardi di euro». I rimandi all’aumento della tassazione sulle rendite dei Bot e delle aliquote su autonomi e atipici oltreché al ripristino delle imposte su successioni e donazioni sono stati effettuati sulla base di semplici calcoli. «Considero attività politicamente scorretta prendere un documento di altri o falsificarlo», ha ribadito. L’understatement britannico non glielo ha fatto dire esplicitamente, ma il messaggio di Tremonti a Prodi è stato chiaro: «L’autogol in materia di tasse lo avete fatto voi».
Il ministro, infine, ha voluto rimarcare l’importanza dei dati diffusi dalla Fondazione Edison sull’andamento lusinghiero dell’export italiano nei Paesi dell’Est Europa.

Interpellato su un’eventuale discrepanza tra le ricerche condotte da Foro Buonaparte e quelle della Banca d’Italia, ha ricordato che «Bankitalia è importantissima, ma vi do una notizia: chi ha mandato a casa Fazio sono stato io, mentre i vostri giornali dicevano: “Facciamo squadra”».

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