RomaIl decreto legge sugli incentivi allo sviluppo prende forma: conterrà alcune misure fiscali e di lotta allevasione per finanziare le somme necessarie per gli incentivi (si parla di 200-300 milioni di euro). Fra gli interventi, vi sarebbe una stretta fiscale su tutte le cessioni di beni e servizi effettuate o ricevute da società che hanno sede, o domicilio, nei Paesi della black list dellOcse. Verrebbe inoltre inserto un pagamento forfettario su una parte «datata» del contenzioso tributario.
Esclusa lautomobile, gli incentivi saranno destinati ad altri settori in sofferenza a causa della crisi economica, e al sostegno a ricerca e sviluppo (fino a 70 milioni). Si ipotizza la creazione di un fondo unico per il sostegno alla domanda. Il decreto dovrebbe vedere la luce non più al Consiglio dei ministri di venerdì, come si pensava, ma la settimana prossima. Ne discuteranno, in particolare, Giulio Tremonti e Claudio Scajola, ancora distanti sul quantum delloperazione.
Intanto, il ministro dellEconomia tratteggia, nell«Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale», le linee guida della politica tributaria 2010-2012. Nella prospettiva della ripresa, «saranno assicurate misure di sostegno alle famiglie, necessarie al proseguimento della capacità di potere dacquisto». Saranno anche valutate «ulteriori misure» per semplificare gli adempimenti e assicurare la liquidità necessaria alle piccole e medie imprese. Non manca un riferimento alla necessità di sostenere la produttività del lavoro, e di considerare con particolare riguardo limprenditoria giovanile e femminile.
Quanto alla lotta allevasione, Tremonti annuncia che il fisco punterà particolarmente i fari sugli italiani residenti allestero. Nellazione di contrasto ci sarà «particolare riguardo per i soggetti societari che hanno la propria sede, o quella delle società controllate o collegate in Paesi a fiscalità privilegiata». Altro capitolo importante è quello delle frodi sullIva. Saranno definiti specifici piani operativi di prevenzione e contrasto dei «fenomeni fraudolenti in materia di Iva nazionale e comunitaria». È previsto anche un incremento dei controlli sui grandi contribuenti e, infine, unazione di contrasto al gioco illecito. A questo fine contribuirà la trasformazione dei Monopoli di Stato in Agenzia fiscale.
Nel concreto, governo e Parlamento continuano ad agire per il sostegno a chi è in maggiori difficoltà. Con un emendamento al testo sugli ammortizzatori sociali, la commissione Lavoro della camera ha approvato, con voto bipartisan, il prolungamento della cassa integrazione ordinaria di altri sei mesi, portandola da un limite di 52 a un massimo di 78 settimane. Questo significa, per fare un esempio, che i lavoratori in cassa integrazione dallinizio dello scorso anno continueranno a ricevere il trattamento sino al metà 2010. La copertura dovrebbe essere garantita dagli otto miliardi di euro già stanziati dal governo per gli ammortizzatori sociali.
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