Trenta anarchici tengono in scacco la città

Una trentina di giovani anarchici hanno improvvisato nel pomeriggio di ieri un corteo nei carrugi del centro storico di Genova, imbrattando con alcune scritte («assassini») i muri degli edifici che ospitano la stazione carabinieri della Maddalena ed il comando regionale dell’Esercito, in largo Zecca, nonchè un’auto dei carabinieri in sosta sotto la stessa stazione. Una manifestazione che fa il paio con l’imbrattamento della facciata del comando regionale dell’esercito avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì scorso.
Massiccio il servizio d’ordine di Polizia e Carabinieri intorno alla processione del Corpus Domini che, guidata dall’arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Angelo Bagnasco, percorreva contemporaneamente i vicoli del centro storico dalla basilica di San Siro alla cattedrale di San Lorenzo. Le due manifestazioni non si sono, comunque, incrociate. Il piccolo corteo degli anarchici, da piazza Banchi fino a via Balbi, dove ha sede l’università, è stato controllato da polizia e carabinieri.


Proprio ieri mattina i poliziotti del commissariato centro erano riusciti ad individuare e denunciare un genovese di 22 anni vicino all’area dei centri sociali: sul muro perimetrale della chiesa di San Donato a Genova aveva scritto con una bomboletta spray «No alla sorveglianza speciale» firmandola col simbolo anarchico durante una manifestazione nel maggio scorso.

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