«Il corpo è uno spazio teatrale» dice Milena Zullo, una delle tre importanti firme coreografiche presenti al suggestivo weekend di chiusura della 14a edizione di «Adda Danza» (oggi e domani) alla Centrale elettrica di Trezzo D'Adda. E quindi uno spazio dedicato a tutti. Infatti il ricco programma delle due serate a cura del Balletto di Roma, si presenta particolarmente interessante non solo per gli amanti della danza accademica.
Oggi sono previsti tre pezzi riuniti dal titolo «Bolero, serata d'autore», di cui due coreografie in prima nazionale: «Hora Zero» di Milena Zullo e «Libere Risonanze» di Mauro Astolfi. Il brano che dà il titolo alla serata, «Bolero», è firmato da Fabrizio Monteverde che rivisita in danza il celebre capolavoro di Maurice Ravel. Particolare attenzione merita l'esplorazione originale del tema del ballo. Quello da sala degli anni 30, nel lavoro di Monteverde che si ispira al romanzo di Horace McCoy e allomonimo film di Sidney Pollack Non si uccidono così anche i cavalli?. Il tango sociale, della milonga, nel lavoro inedito della Zullo, eclettico omaggio al tango di Astor Piazzolla. Così la danza si fa strumento narrativo delle dinamiche dellanimo umano rivelate dai fenomeni sociali più in voga che le rappresentano. L estenuante e spietata lettura in danza di Monteverde della finale ad eliminazione di una gara di ballo, che misura la resistenza di sei coppie scatenate, esplora una competizione portata all'estremo fino al disfacimento fisico e psichico.
Domenica 7 giugno sarà di nuovo una coreografia di Monteverde «Cenerentola» a chiudere questa edizione del festival.
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