"La tribù" iellata: cancellato il reality rifiutato dall’India

Doveva partire il 16 settembre e aprire la stagione televisiva di Mediaset. Dopo vari rinvii, stop definitivo al programma di Canale 5 sulla "capacità di adattamento"

"La tribù" iellata: cancellato il reality rifiutato dall’India

La «tribù» degli «iellati». Ora che si è posta la parola fine sulla tormentata vicenda, non si può che definire così il nuovo reality che sarebbe dovuto andare in onda su Canale 5 in questo inizio di stagione. Un programma nato male che ha incontrato un problema dietro l’altro: rimandata la partenza più volte, ieri Mediaset ha deciso la chiusura definitiva. Motivo? Lo Stato indiano non ha concesso i permessi per le riprese televisive e i visti di ingresso ai concorrenti. Il programma - condotto da Paola Perego - prevedeva che un gruppo di Vip vivesse insieme al popolo nomade dei Bhil sulla costa sud occidentale dell’India, imparandone usi e costumi. Lo show doveva partire il 16 settembre: dopo due settimane di rinvio, i vertici Mediaset hanno chiuso la questione anche perché si rischiava di compromettere il resto della programmazione di Canale 5. Il tutto si trasforma, ovviamente, in un danno per l’azienda, di immagine ed economico. Lo show, infatti, doveva aprire la stagione televisiva di Canale 5. E, di solito, se il primo programma importante funziona, traina il resto della programmazione. Inoltre un reality di questa importanza costa, generalmente, attorno agli otto-dieci milioni di euro: ora spetterà ai legali affrontare la controversia tra la società produttrice, la Triangle, e Mediaset. Che infatti ieri sera si sono subito azzuffati tramite agenzia di stampa. Il primo comunicato partito da Mediaset recita: «Essendo stato superato ogni limite ragionevole di ritardo, Mediaset ha comunicato ufficialmente al produttore indipendente Triangle Production di essere costretta a rinunciare al programma. Mediaset è solidale con Paola Perego e la ringrazia per la professionalità con cui ha partecipato alla preparazione del programma. Ed esprime gratitudine sia a coloro che avevano accettato con entusiasmo di partecipare alla Tribù in veste di protagonisti, dall'inviato ai concorrenti, sia al proprio personale, inutilmente già sul posto da un mese, che ora sarà fatto rientrare in Italia. Alla luce del grave danno subito, Mediaset si riserva ogni iniziativa giudiziaria a tutela dei propri diritti». Risposta, arrivata in tarda serata dalla Triangle: «Il cast finale è stato consegnato da Mediaset il 10 settembre procurando irrimediabili ritardi a tutte le pratiche amministrative in corso. Malgrado ciò, Triangle ha completamente realizzato, addirittura prima dei tempi previsti, tutto ciò che rientrava nelle proprie obbligazioni contrattuali... Pertanto Triangle production si ritiene in questa vicenda parte assolutamente diligente e vittima di conseguenze derivanti da comportamenti e fatti ascrivibili esclusivamente a Rti. A questo proposito si riserva ogni azione in ogni sede a tutela dei propri diritti».

Fin dall’inizio, in ogni caso, la sfortuna ha funestato la Tribù. Il reality non era ancora cominciato che un concorrente, il campione di salto in lungo Andrew Howe, aveva dovuto rinunciare perché l’Aeronautica, in cui milita, non gli aveva dato il permesso. Poi era arrivata la minaccia, poi rientrata, della Perego di abbandonare il programma. La conduttrice si era sentita offesa da alcune dichiarazioni di Barbara D’Urso (riferite a Buona domenica), vicenda che in realtà sottintendeva un malessere da parte della Perego verso l’azienda. Pochi giorni dopo sono cominciati ad arrivare i problemi dall’India. Prima si è saputo dei visti di ingresso non concessi ai concorrenti, poi delle difficoltà a rilasciare i permessi per la trasmissione in diretta delle immagini.

Sta di fatto che alla fine è risultato tutto un grande pasticcio. Ora i tredici concorrenti Vip, alcuni dei quali cercavano di rifarsi una carriera, si dovranno trovare un’altra chance. Tra questi spiccava Matteo Cambi che voleva dare una nuova immagine di sé dopo il crac della sua azienda e il carcere.

Gli altri concorrenti, oltre all’inviato Paolo Brosio, erano: Nina Moric, Elenoire Casalegno, Emanuele Filiberto di Savoia, Eleonora Brigliadori, Sergio Arcuri (fratello di Manuela), Federica Moro (Miss Italia 1982), Vittorio Marcelli e Syria De Fazio (dal Grande Fratello 9), Nena Ristic (valletta di Paolo Bonolis), Samya Abbary (attrice marocchina), l’ex calciatore Lorenzo Amoruso e Daniele Soragni (giornalista di Tv Sorrisi e Canzoni). I prossimi mercoledì, al posto del reality, andranno in onda film. Invece, per Paola Perego, si prospetta un momento di riposo in attesa di un nuovo show in primavera.

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