Il tribunale congela il debito

da Milano

Oltre dieci anni di attività e un mare di debiti ancora da pagare. Questo il destino della società che gestisce il tunnel sotto la Manica. Il problema è stato il rallentamento dei volumi di traffico su rotaia rispetto alle previsioni. Dopo una serie di ristrutturazioni del debito, ieri un tribunale francese ha dovuto accordare a Eurotunnel una procedura di protezione (simile al chapter 11 statunitense), mettendo così la società al riparo dai creditori per sei mesi al fine di evitare il fallimento. «Il tribunale nominerà due amministratori giudiziari che avranno il compito di sorvegliare congiuntamente il debitore» - ha dichiarato il presidente della corte Perrette Rey. La quale ha specificato che è anche cominciato un periodo di osservazione di sei mesi per la società.
Si tratta della prima volta che questo tipo di procedura, prevista da una legge del 26 luglio 2005, viene concessa a un gruppo francese di grandi dimensioni. Eurotunnel non è riuscita fino a ora a raggiungere un accordo con i creditori sulla ristrutturazione di un debito da 6,18 miliardi di sterline (circa 9 miliardi di euro).
L’amministratore delegato Jacques Gounon spera che un accordo venga raggiunto entro sei mesi.

«La decisione - ha spiegato Gounon - conferma che il business non è insolvente e dunque siamo convinti che il fallimento della società potrà essere evitato». Eurotunnel è la più grande opera finanziata con capitali privati realizzata in Europa. I titoli della società sono stati sospesi dalle contrattazioni già da alcuni mesi sia a Londra sia a Parigi.

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