Sport

Trionfo degli "iron men" polacchi al Sardina raid adventure

La coppia Marcjanek - Kielbasinski trionfa nella prima tre giorni dedicata agli sport estremi disputata in Italia. Secondo e terzo posto a due team spagnoli. Gara durissima e speattacolare: tre giorni non stop fra canyoing, trekking, mountain bike, orienteing, discesa su corda, kayak, speleologia lungo 350 chilometri nelle province dell’ Ogliastra e di Nuoro, passando dal Supramonte fino alle spiagge del golfo di Orosei

Trionfo degli "iron men" polacchi al Sardina raid adventure

E' stata una coppia di "iron men" polacchi ad aggiudicarsi la prima edizione della ‘Sardina raid adventure" organizzata dall’assessorato regionale del Turismo e dall’Agenzia Sardegna Promozione, che si è conclusa con il successo della squadra polacca "‘Lurbel Adventure", composta da Marcjanek e Kielbasinski. Sul traguardo di Cala Gonone, al termine del dodicesimo e ultimo stage in kayak (nel tratto di mare tra la Grotta del Bue marino e la località dorgalese), il team polacco ha preceduto le due squadre spagnole, "Buff" e "Bimbache Extreme", formate rispettivamente da Maldonado – Serrano e Galvan – Fuentes. Al quarto posto i favoriti della vigilia, la canadese Anne – Marie Charest, icona internazionale delle "gare d’avventura" e il francese Franck Garcin, coppia del team "Pedini – Iret". Buona la prova dei due sardi in gara, Fabio e Manuel Murgia, della "S-Cape Travel" che si sono piazzati al sesto posto. Cinque le coppie che per vari motivi non hanno completato il percorso o sono giunte fuori tempo massimo, tra cui il fortissimo turco Ali Riza Bilal. Le tre coppie salite sul podio sono state premiate nell’Hotel Genna Silana, che ha ospitato gli atleti.

"Siamo pienamente soddisfatti del successo di un evento sportivo di portata mondiale – afferma l’assessore regionale al Turismo Luigi Crisponi -, frutto della sinergia tra Regione e amministratori del centro Sardegna, che ha aperto le porte dei territori dell’interno della Sardegna al grande pubblico. La competizione è stata una vetrina di ciò che l’Isola può offrire nell’ambito del turismo attivo: i paesaggi naturali e le caratteristiche ambientali, infatti, fanno dell’Isola una destinazione d’eccellenza per questo segmento turistico, una palestra a cielo aperto – ha concluso Crisponi – per le attività sportive outdoor e un luogo ideale per gare d’avventura". Evento che lancia l'isola nel cuore del Mediterraneo come meta privilegiata per gli sport outdoor ma anche per il turismo natura che qui trova scenari incontaminati unici e di grande bellezza.

La spettacolare e impegnativa competizione, svoltasi in tre giorni non stop, ha avuto come scenario la la parte centro–orientale dell’Isola: un percorso di 350 chilometri nelle province dell’ Ogliastra e di Nuoro, passando dal tetto dell'isola, il Supramonte fino alle spiagge del golfo di Orosei. Gli ‘iron man’ si sono cimentati, nel corso dei 12 stage di gara, che hanno esaltato gli sport estremi: "adventure running", "rope discending", mountain bike, canyoning, kayak, trekking, speleologia, orienteering, affrontando, ai limiti delle loro capacità fisiche, le asperità di territori, allo stesso tempo incantevoli e impervi (come Genna Silana, Su Gorropu e la Valle di Lanaittu) e condizioni di gara a tratti proibitive, come nell’essenza delle "adventure race", competizioni molto diffuse e seguite in tanti paesi dell’Europa e del Nord America.

Partenza con "adventure running" e "rope discending" nel primo stage da Genna Silana a "‘Caserma Ilodei Malu", attraverso il territorio di Urzulei, Talana, Villagrande Strisaili, Arzana e Orgosolo; mountain bike nello stage 2 da "Ilodei Malu" a Monte Maccione (attraverso il territorio di Orgosolo e Oliena); trekking nello stage tre da Monte Maccione a Badde Pentumas (tutto il percorso nel territorio di Oliena, ma conntappa annullata per motivi di sicurezza a causa del meteo sfavorevole); canyoning nello stage quattro da Badde Pentumas a Sa Oche (Orgosolo e Oliena); di nuovo mountain bike nello stage cinque attraverso la valle di Lanaittu (nel territorio di Oliena e Dorgali); kayak nello stage sei lungo il fiume Cedrino; si risale in sella alla mountain bike nello stage sette: percorso inverso nella valle di Lanaittu; di nuovo trekking (stage otto) con arrivo a Genna Silana, nel territorio di Urzulei; di nuovo in sella alla bici da montagna (stage nove) per arrivare in spiaggia, a Cala Luna (Baunei); stage dieci in "sea kayak" per arrivare alla Grotta del Bue marino, attraverso un tratto di mare dei comuni di Baunei e Dorgali. Suggestivo l’undicesimo e penultimo stage di speleologia tutto all’interno della grotta; l’ultimo stage, "sea kayak" dal "Bue marino" sino all’arrivo finale di Cala Gonone.

Le squadre al via erano 11, ciascuna di 2 atleti, tutti di livello internazionale. Sette i paesi rappresentati: tre coppie tutte italiane (Daniela Carpani – Marco Montani, Marcello Parmigiani – Federica Friz e la coppia sarda composta da Manuel e Fabio Murgia), una coppia italo – americana (Marco Ponteri, il più forte degli azzurri con Slater Fletscher), due coppie turche (il fortissimo Ali Riza Bilal insieme a Utkuer Yasar e Faruk Kar - Bakye Duran), due squadre spagnole (Maldonado – Serrano e Galvan – Fuentes), una coppia polacca (Marcjanek – Kielbasinski), una britannica (Watson – Powell Davies) e una composta dalla candese Anne – Marie Charest, icona delle "gare d’avventura", e dal francese Franck Garcin.

La "Sardinia Raid Adventure", inserita nel programma di Bitas 2011, è stato uno splendido evento spot per la seconda edizione della Borsa Internazionale del turismo attivo in Sardegna, che si terrà dal 27 aprile al 3 maggio prossimi a Santa Margherita di Pula, uno dei progetti cardine nelle politiche di delocalizzazione e diversificazione dell'offerta turistica.

I paesaggi naturali e le caratteristiche ambientali, infatti, fanno della Sardegna una destinazione d’eccellenza per il turismo attivo, una palestra a cielo aperto per le attività sportive outdoor e un luogo ideale per gare d’avventura.

Commenti