Troppi clandestini a Manduria Mantovano lascia il governo

RomaIl premier Silvio Berlusconi annuncia che altri 1.450 tunisini arriveranno oggi nella tendopoli di Manduria in Puglia e il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano, si dimette per protesta insieme al sindaco della cittadina, Paolo Tommasino anche lui del Pdl. E ora sia il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, sia il sindaco di Roma, Gianni Alemanno chiedono ci sia un «chiarimento» nel governo. «Mantovano va ascoltato», avverte La Russa che chiede al sottosegretario di ritirare le dimissioni. Era stato proprio Mantovano a garantire ai suoi conterranei pugliesi che la tendopoli avrebbe ospitato al massimo 1.500 immigrati. Con i 1.450 caricati ieri sulla nave Excelsior in partenza da Lampedusa invece si sfiora la cifra di 3.000 persone. Non solo. La tendopoli di Maduria era stata inizialmente allestita allo scopo di ospitare i profughi provenienti dalla Libia. Fino ad ora però la maggioranza degli stranieri che hanno invaso Lampedusa è arrivata dalla Tunisia. Si tratta dunque di clandestini, come ha più volte tenuto a ribadire il ministro dell’Interno, Roberto Maroni. Clandestini che andrebbero trattenuti nei Cie, i centri di identificazione, per poi essere espulsi o rimpatriati. La gestione di un Cie poi è assai diversa da quella di un centro di accoglienza, occorre garantire sorveglianza e sicurezza. Garanzie che al momento assenti nella tendopoli di Manduria.
Non ci sono cifre ufficiali ma sono già oltre 500 gli stranieri fuggiti dalla tendopoli allestita in provincia di Taranto. Ed è assai probabile che gli altri 1.500 tunisini in arrivo abbiano tutta l’intenzione di fare altrettanto. Certamente non basterà rinforzare la recinzione della tendopoli, rialzando la rete di protezione fino a 4 metri perché le forze dell’ordine possono fare ben poco. La tendopoli di Manduria è nata come un centro di accoglienza e le autorità locali fino ad ora non sono state in grado di costringere gli immigrati a restare nel centro contro la loro volontà anche se si tratta di clandestini. La richiesta di asilo a ieri infatti era stata avanzata soltanto da 230 stranieri sugli oltre 1.300 giunti a Manduria. Tra di loro poi potrebbero esserci anche veri e propri criminali. Lo stesso Berlusconi aveva parlato del rischio che arrivassero in Italia detenuti evasi dalle carceri tunisine. Anche se poi il premier ha assicurato che tutti i tunisini diretti a Manduria erano stati identificati e tra loro non risultavano evasi.
La tendopoli è in grado di ospitare fino a 3.200 persone ma è evidente che ci sono enormi rischi per la sicurezza, come sottolinea il presidente della provincia di Taranto, Gianni Florido. «A Lampedusa occorreva una risposta immediata ma noi ci aspettavamo 850 profughi - dice Florido - ora la collaborazione si trasforma in protesta perché la solidarietà senza la sicurezza serve a poco».
Si stima infatti che già in 500 siano fuggiti verso il nord e la Francia. I carabinieri sono dovuti intervenire l’altra notte nella stazione di Orio che è stata letteralmente presa d’assalto dai tunisini che senza nessuna difficoltà avevano abbandonato la tendopoli nel tentativo di raggiungere il Nord.

Ieri ne sono stati intercettati 23 che erano già arrivati a Torino. Uno di loro aveva fatto richiesta di asilo gli altri sono stati in parte trasferiti nei Cie mentre una decina sono stati lasciati andare con l’ordine di lasciare l’Italia entro cinque giorni.

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