Troppi errori Oliveira non c’è ancora

MILAN
7DIDA. Riuscire a vedere i sorci verdi con l’Anderlecht sotto di tre gol a un certo punto è il segno dei tempi e anche di quel che succede dentro le viscere del Milan. Lui para e si difende con gli artigli.
6,5SIMIC. Parte laterale, poi passa al centro che è poi il suo mestiere autentico. Con i rapidi attaccanti di Bruxelles ha il passo giusto per non farsi sorprendere in velocità.
S.VNESTA. Si vede che è il suo periodo nero. Adesso diranno che è logoro e invece si tratta di un dolore dovuto a un trauma che consiglia il cambio. Dal 19 st CAFU 6,5. Entra e comincia a pedalare sulla corsia di destra che è un piacere. Con Kakà s’intende che è un piacere e gli serve il 2 a 0.
6MALDINI. Il vecchio capitano deve fare da bussola per tenere la rotta di una difesa improvvisata e non dotata di particolari virtù tecniche e fisiche. Coi piccolini mena fendenti quando è il caso.
6JANKULOVSKI. Lo richiamano mentre è nello spogliatoio e lui, naturalmente, obbedisce. Cerca di stare in trincea per evitare affondi che possano sguarnire la difesa non in serata felice.
6,5BROCCHI. La dedizione è fuori discussione. Anche la corsa, naturalmente e la voglia di sacrificarsi per la patria. Da centrale cerca di rammendare il gioco, ma non è il suo pezzo forte.
6,5SEEDORF. Di questo Milan è diventato il portavoce ufficiale, quando parla, in tv e nello spogliatoio, lo ascoltano tutti incantati. In campo cerca sempre il numero a effetto e questo è un errore imperdonabile.
6GOURCUFF. Regge per poco più di un’ora e si capisce al volo che non è in condizioni tali da poter lasciare il segno. Sistemato a destra, che non è proprio il suo lato preferito, si adegua. Dal 22 st GATTUSO 6. Entra e lotta, tanto per cambiare.
8KAKÀ. Serata da incorniciare e non solo per i tre gol che sono la prima tripletta in Champions: ogni volta che tocca la palla il Milan si rianima, ogni volta che parte i belgi soffrono.
5OLIVEIRA. Comprensione piena per le vicende familiari che gli scavano dentro angoscia e insicurezza ma il calcio richiede performances e lui non riesce a fornirne. Sbaglia quasi tutto. Dal 27 st PIRLO sv. Chiamato a controllare il traffico davanti alla difesa.
6GILARDINO. Comincia bene, si procura il rigore che spiana la strada, poi si smarrisce come Cappuccetto rosso nel bosco e non c’è in agguato nessun lupo cattivo nella difesa viola. Alla fine viene premiata la sua fede: destro potente nell’angolo e primo gol in Champions. Auguri.

All. ANCELOTTI 6,5. Se cominciano a cedere anche le colonne di marmo del Milan (Kaladze e compagnia) non c’è da essere molto allegri sull’immediato futuro.



ANDERLECHT: Zitka 5, Vanden Borre 6 (dal 40 st Legear sv), De Man 5, Juhasz 6, Deshacht 5; Ahmed Hassan 6, Vanderhaeghe 5 (dal 40 pt Serat Akin 6), Biglia 5, Boussoufa 6 (dal 36 st Mpenza sv); Goor 5, Tchite 6. All. Vercauteren 6.
Arbitro: Fandel (Germania) 6,5.

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