Troppi invalidi in attesa di un assegno

Sono 3.400 le pratiche bloccate da mesi: «Manca un software»

Bloccate in Comune 3.400 domande d'invalidità. Il periodo estivo non c'entra, a fermarle è stata la burocrazia. E precisamente la mancanza di un sistema informatico in grado di smaltire le pratiche. Così c'è chi da sei mesi, e molti in passato hanno dovuto aspettarne anche dieci, attende che l'Ufficio Invalidi di via Statuto inoltri la pratica all'Inps che deve elargire la pensione d'invalidità o l'assegno d'accompagnamento. Un contributo mensile di 400 euro, il primo utile alla sopravvivenza in quanto unico e il secondo per aiutare quelle famiglie che hanno un disabile o un anziano non autosufficiente da accudire. L'iter è già lungo di per sé, ma è l'incagliamento delle pratiche allo sportello di via Statuto che sta facendo arrabbiare disabili e anziani non autosufficienti. Le lamentele sono tante, fino a poco tempo fa addirittura 4mila con attese anche di dieci mesi. Ci sono, infatti, pratiche inevase da sei mesi.


E la conferma arriva dalla dottoressa Carmela Madaffari, direttore centrale dell'assessorato alla Famiglia, alla Scuola e alle Politiche Sociali: «Con un software idoneo da giugno stiamo smaltendo le pratiche arrivateci a giugno, e di quelle arretrate, che sono arrivate a quota 3.400, stiamo sbrigando quelle di gennaio». La dottoressa Madaffari è però ottimista. «Entro il 15 ottobre saremo in grado di metterci in pari».

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