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Troppi irregolari in città, stranieri sette arrestati su dieci

Il sindaco chiede di modificare le norme per le espulsioni. Poi rilancia sulla casa e le politiche sociali: "Basta ghetti"

Troppi irregolari in città, stranieri sette arrestati su dieci

A Milano sono presenti 160 etnie. Duecentomila immigrati, molti dei quali perfettamente integrati, ma anche troppi clandestini. La Cgil ne conta circa 50mila. È di questi che parla il sindaco Letizia Moratti all’Università Cattolica, quando stabilisce un nesso fra i flussi irregolari di stranieri e i fenomeni criminali, e avanza la sua richiesta: «Chiediamo – ha detto - di assorbire anche i reati predatori come scippi, furti e rapine nelle norme sulla clandestinità, in modo che sia possibile l’espulsione immediata anche quando la persona clandestina deve rispondere alla giustizia italiana di altri reati». I dati sull’attività delle forze dell’ordine confermano che gli stranieri rappresentano il 62 per cento del totale dei denunciati a Milano, e il 71 per cento degli arrestati. Anche per questo la maggioranza sta col sindaco. «Ha ragione - commenta per esempio l’assessore alla Sicurezza, il vicesindaco Riccardo De Corato - a Milano e nelle città del Nord gli autori di 8 reati su 10 commessi da extracomunitari sono clandestini, come ha affermato il capo della Polizia Antonio Manganelli, e la Polizia locale da inizio anno ne ha denunciati o arrestati 294». Ma prima che esplodesse la polemica a base di indignazione e scandali, il sindaco aveva dedicato in realtà alle politiche sociali del Comune la gran parte del suo intervento alla Cattolica. Milano, come tutte le grandi città – ha sottolineato – è fortemente esposta al fenomeno migratorio. Una realtà che conferma la necessità di mettere a punto strumenti adeguati per incoraggiare il dialogo e l’accoglienza. Dalla politica di sostegno rivolta alle associazioni che operano nel privato sociale agli interventi finalizzati, invece, a promuovere l’integrazione scolastica, penso per esempio al progetto “Start”. Basti pensare che gli alunni stranieri a Milano sono circa il 15,3 per cento della popolazione scolastica rispetto al valore nazionale, pari al 6,4 per cento». «Abbiamo messo in campo – ha proseguito il sindaco – una strategia che agisce sulla sicurezza e rafforza i servizi di accoglienza, orientamento, assistenza e soccorso». E ha citato anche «la nuova politica abitativa che troverà la sua piena realizzazione con il Pgt che supera il concetto di quartieri ghetto». Ma il Comune di Milano – ha precisato - «ha attuato una politica sull’integrazione di chi rispetta la legge e sul rafforzamento della sicurezza.

Interventi orientati all’integrazione nel rispetto della legalità e delle leggi, con una politica di investimenti nella scuola e nel sostegno alle associazioni che operano nel privato sociale, per creare azioni che permettano l’integrazione a tutti gli stranieri regolari». Quanto agli irregolari - ha spiegato - «abbiamo proposto una modifica delle norme sulla clandestinità, per prevedere l’espulsione anche nei casi di clandestini con altri procedimenti in corso in Italia».

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