Lavorano già a tutto spiano negli aeroporti (per evitare che i gabbiani si infilino nei motori degli aerei danneggiandoli) e ora i falchi sono assoldati anche per scacciare i piccioni di città. In particolare dalle scuole: si tengono lontane le colonie di colombi da tetti e grondaie e ci si libera definitivamente di guano e sporcizia. Attenzione al verbo: scacciare non vuol dire attaccare, tantomeno uccidere. Loriginale soluzione «a impatto zero» è dellassessore alledilizia scolastica della Provincia Marina Lazzati che ha illustrato i risultati di un periodo di rodaggio sul campo - impiegando i falchi, appunto - allistituto Bellisario di Inzago. «La sperimentazione è iniziata ai primi di giugno - ha riferito Lazzati - ledificio era popolato da 300 piccioni: in un mese i falchi addestrati a compiere 5 voli notturni hanno allontanato il 90 per cento dei colombi». Un successone, insomma. Molto più efficace dei dissuasori meccanici o delle reti anti-intrusione, «in passato avevamo dotato la scuola di dissuasori ad ago senza grossi risultati» ha ricordato lassessore.
Così la Provincia ha scelto i rapaci addestrati per garantire igiene e sicurezza nelle scuole, («un metodo non cruento, senza veleni in linea con la nostra politica ambientale» ha approvato il presidente Guido Podestà). La liberazione dei piccioni grazie ai «Falconieri di sua Maestà» (è il nome dellassociazione di Cologno Monzese) è costata 2mila euro, la Provincia ha già individuato le prime otto scuole su cui intervenireTroppi piccioni davanti alle scuole: per cacciarli arrivano i falchi
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