Troppo alcol. Magico, sì, ma pur sempre alcol. Quello che bevono i protagonisti di Harry Potter e il principe mezzosangue, ultimo film della saga e che ha fatto scandalizzare i genitori americani. Portavoce dell'indignazione materna è Tara Parker-Pope, che sul New York Times ha dichiarato guerra alle birre scolate dalla secchiona Hermione Granger, ai boccali di idromele tracannati dal rosso Ron Weasley, agli sherry che Harry Potter beve con gli insegnanti di Hogwarts. Il punto è che negli Stati Uniti l'età minima per poter comprare e consumare alcolici è di 21 anni; ma i giovani protagonisti del film ne hanno soltanto 16. E tante bevande off limit hanno scatenato preoccupazione. «In una scena vanno al pub» si scandalizza la giornalista. E poi: «Come madre di una fan di dieci anni sono rimasta stupita dalla reazione dei giovani spettatori al cinema: ridacchiavano davanti alla faccia di Hermione dopo aver bevuto la birra e si sono sganasciati dalla risate quando Hagrid ha perso i sensi per il troppo alcol». Insomma l'ennesimo cattivo esempio, magari da censurare? È vero che le scene ad alto tasso alcolico ci sono. E che l'Academy americana ha già posto un veto alle scene di fumo (così come per quelle di droga, sesso, violenza e volgarità) nella valutazione del rating delle pellicole destinate ai minori.
Quindi il dibattito potrebbe non rimanere solo sul piano teorico: anche le scene di consumo di alcol potrebbero finire nel mirino della censura. Anche perché - secondo alcuni - il legame fra queste scene e l'iniziazione precoce dei ragazzi all'alcol non sarebbe così labile.
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