«Troppo rischioso prima dei 18 anni»

«Un po’ di corsa fa bene ai bambini: ma correre la maratona sotto i 18 anni è insensato e rischioso. In Italia i minorenni non possono neppure iscriversi alle gare». Marco Rosa, medico sportivo e responsabile del Marathon center di Brescia, è categorico nel condannare chi fa correre la maratona a un bambino di 5 anni, perché «i rischi fisiologici e psicologici» sono eccessivi.
Perché bisogna aspettare i 18 anni?
«Prima il sovraccarico su tutto il corpo è enorme: articolazioni, postura, metabolismo. E poi ci sono la disidratazione, il lavoro di reni e fegato e lo sforzo psicologico. Alla fine di una maratona anche gli adulti sono stravolti: figuriamoci un bambino».
Quanto si può correre?
«Prima dei 18 anni al massimo un’ora, un’ora e mezzo. Bisogna rispettare la gradualità della crescita: i ragazzini in bicicletta fanno 50 km, non una tappa del Giro. Comunque, fino a 12 anni è bene non correre più di 20 minuti, perché il corpo è ancora in una fase di sviluppo».
Quali allenamenti sono consigliati?
«Gli juniores, a 19 anni, percorrono al massimo 10 km su pista, gli allievi (13-15 anni) 3 o 4 km. Ma fra i 5 e gli 8 anni si lavora piuttosto sugli aspetti coordinativi del movimento, e la corsa è soltanto propedeutica.

L’agonismo comincia verso i 12 anni e, anche allora, non bisogna correre più di 10 minuti di fila. Il che non significa che i nostri bambini non debbano muoversi, anzi: la corsa è un antidoto contro l’obesità, ma senza cadere in forzature pericolose».

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