Troppo stress, il sindaco «crolla»

AL «GEMELLI» Gli esami svolti escludono l’ipotesi di infarto: si è trattato di una lipotimia. Il primo cittadino è già tornato al lavoro

Per qualche minuto ha tenuto tutti col fiato sospeso durante la cerimonia religiosa per l’inaugurazione dell’anno accademico all’Università cattolica. Il sindaco Gianni Alemanno all’improvviso si è accasciato ed è caduto sulla prima panca della chiesa, che si è ribaltata. Immediatamente soccorso dagli uomini del suo staff e dai medici del Gemelli presenti alla cerimonia, dopo qualche istante si è ripreso da solo e ha voluto continuare a seguire la messa, nonostante la caduta gli avesse procurato una ferita alla mano sinistra e una contusione alla gamba destra. Alemanno ha voluto prendere l’ostia e, una volta uscito dalla chiesa, circondato dalle premure di tanti medici, ha rassicurato tutti: «Ora sto bene, credo sia stato semplicemente un abbassamento di pressione improvviso. Mi sono ferito a una mano, ora vado a fare un controllo. Stavo bene, poi all’improvviso, nel giro di tre minuti mi sono sentito un po’ male e poi sono andato lungo per terra».
La prima e unica conseguenza del lieve malore è stata l’impossibilità, per il primo cittadino, di partecipare alla conferenza stampa di presentazione del “viaggio della memoria” a Berlino con gli studenti romani. Proprio a quell’ora, infatti, il sindaco ha dovuto effettuare alcuni controlli diagnostici, tra i quali un ecocardiogramma, al «Gemelli».
«Come medico - ha spiegato il professore Adolfo Panfili - gli ho suggerito di prendersi un po’ di riposo. Ma lui è fatto così: è un guerriero zen. È profondamente dedito al suo lavoro. Proprio quello che serve per guidare il Campidoglio. Dopo le analisi al Gemelli ha detto che non poteva rinunciare all’incontro fissato per ieri sera sui campi nomadi. Ha detto: “Non posso tralasciare i deboli perché sono debole”». Panfili, medico personale di Gianni Alemanno, ha seguito il sindaco per gli accertamenti cui si è sottoposto al Gemelli dopo il malore accusato in mattinata. «Ha avuto un lipotimia, ovvero uno svenimento - ha rivelato il professore - Come molti in questo periodo è affetto da una sindrome influenzale, che non ha curato a dovere. Visti gli impegni di lavoro, ultimamente ha infatti dormito poco. In più oggi (ieri, ndr) non ha fatto colazione. Ha preso solo un tè. Complice questo fatto c’è stato un abbassamento di zuccheri nel sangue che ha determinato il mancamento. Si è subito ripreso, tanto che ha preso anche l’eucarestia». Secondo il professore, il primo prelievo del sangue cui si è sottoposto il sindaco non ha fatto emergere «danni infartuali» anche se «qualche enzima è risultato al di sopra del normale, sebbene in modo assolutamente non preoccupante». Nel pomeriggio Alemanno ha ripetuto i test per avere maggiori certezze.
Tantissime le telefonate di pronta guarigione giunte al sindaco non appena si è diffusa la notizia dello svenimento. I primi a fargli gli auguri sono stati i suoi avversari in Campidoglio: Umberto Marroni, capogruppo del Pd al Comune e Riccardo Milana, segretario del Pd di Roma, hanno inviato «un augurio al primo cittadino affinché si rimetta presto». «Auguro ad Alemanno di recuperare la forma migliore ed esprimo il mio sollievo per l’esito degli esami medici, da cui non è emerso nulla di rilevante» ha detto Alessandro Mazzoli, segretario regionale del Pd.
Incoraggiamenti anche dal Pdl, ovviamente: «Il lieve malore dimostra che il sindaco si sta spendendo troppo per la nostra città» ha detto il senatore Stefano De Lillo augurandogli pronta guarigione.

Auguri anche da parte del coordinatore romano del Pdl Gianni Sammarco e dal consigliere regionale del Pdl Donato Riobilotta, che ha detto: «Lo stress da carico di lavoro a cui è sottoposto Gianni Alemanno può giocare brutti scherzi, ma sono convinto che non sarà questo a fermare il lavoro del sindaco». Auguri anche Roberto Rastelli, vicecoordiantore del Pdl di Roma.

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