Metti una giornata di sole, tanto tempo libero e una gran voglia di stare allaria aperta. Il luogo ideale per passare la giornata sono i laghetti, le cave e gli specchi dacqua che popolano la provincia di Milano. Immersi nel verde, sono la meta ideale dei pescatori che, muniti di canna, lenza ed esca, possono cimentarsi con carpe lucci e pesci gatto. Sono 62, in tutta la provincia, i corsi dacqua che assumono la denominazione di «Cpp», Centri privati di pesca. Si tratta, per la maggior parte, di bacini artificiali o cave naturali alimentate da sorgenti naturali.
Con una cifra che varia in base alle associazioni che le gestiscono - i prezzi oscillano fra 25 e 70 euro circa - è possibile accedere alle strutture per un anno e pescare in tutta tranquillità. Soprattutto trote, lucci, persici e trinche. Senza dimenticare storioni, carpe e pesci gatto, che popolano i fondali. Più rari, ma molto ambiti, sono i corsi dacqua liberi, ovvero non gestiti da alcuna associazione. Qui pescare non costa nulla, ma è comunque necessario seguire il regolamento della Provincia. In alcuni periodi dellanno, infatti, non è possibile portare a casa i pesci. Una volta catturati, gli animali vanno rilasciati nel lago.
«È una regola ferrea, che va seguita tutto lanno - spiega uno dei responsabili del laghetto del parco Cabassina, a Corsico -. Lunica eccezione riguarda il periodo delle trote, da novembre ai primi di febbraio. In questo caso, i pescatori possono prendere liberamente le proprie prede». Lo specchio dacqua a Sud di Milano è comunale, ma gestito da unassociazione alla quale si può aderire con uniscrizione annuale di 70 euro. Domenica prossima i soci saranno coinvolti in una gara, una delle dieci previste nel corso dellanno. A fine dicembre, i vincitori saranno premiati con canne, lenze e mulinelli. Del tutto gratuito, invece, è il lago di Giussano (in questi giorni è chiuso per alcuni lavori di riqualificazione). Pescare qui è gratuito, a patto che si segua il regolamento della Provincia. Stesso discorso per il laghetto comunale di Boffalora, gestito da unassociazione costituita dagli stessi pescatori, che provvedono anche a pulire e ripopolare lo specchio dacqua.
Alcune strutture, invece, propongono attività anche per chi non ama solo pescare. È il caso del lago Smeraldo di Inzago, nel quale sta per cominciare l«Adventure Village». Dal 16 settembre a fine ottobre, lo specchio dacqua sarà la cornice di corsi di canoa e arrampicata. Con un biglietto di un euro si può accedere alla struttura e poi decidere in quale attività cimentarsi. Pescare, arrampicarsi o remare per tre ore costa tre euro al giorno.
Trote, carpe e storioni A due passi da Milano il paradiso dei pescatori
La provincia pullula di laghetti dove, pagando un abbonamento, si può gettare lamo tutto lanno
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