Trucchi per i furbi: lacca sulla targa e cd sul cruscotto

In principio fu il cd sul cruscotto. Poi la Genesi partorì altre soluzioni ingegnose. Ma l’obiettivo resta quello all’origine: fregare l’autovelox. Così il passaparola degli automobilisti «furbetti dell’autostrada» dilaga, tra empirismo e leggende metropolitane.
IL CD
La tecnica artigianale di base rimane quella dell’abbaglio. I novelli Archimede si ispirano alle leggi fisiche degli specchi. Nelle loro intenzioni, il cd sul cruscotto dovrebbe creare un riflesso del flash dell’autovelox, in modo da «accecare» l’apparecchio. Così la famigerata foto sarebbe inutilizzabile per scopi identificativi.
LA LACCA
Stessa filosofia per la tecnica della vecchia lacca della nonna spruzzata sulla targa, in modo da renderla lucida. E ora, al posto della lacca per capelli, arriva dagli Usa il più sofisticato (e decisamente più costoso) spray.
IL RADAR SUL GPS
In alternativa, il sistema è rallentare passando dalle «forche caudine». Insomma, togliere il piede dall’acceleratore prima di fare il défilé davanti alla detestata macchinetta. E qui si invoca la più raffinata tecnologia digitale: una sorta di radar installato sul navigatore Gps, capace di captare a distanza la presenza dell’autovelox e di avvisare subito l’automobilista.

Si scarica il programma da internet, et voilà! Si passeggia a tutta velocità, avendo l’accortezza di rallentare proprio nei punti giusti.
La Rete è una vera miniera di idee. Quasi un’associazione «a delinquere»: dritte, consigli e prodotti più o meno efficaci. Tutti da non provare.

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