Ancora manette nellambito dellinchiesta sulla sottrazione di fondi alle Asl. Ieri sono stati eseguiti altri tre arresti su provvedimento del gip Luisanna Figliolia, una quarta persona è ancora ricercata. In manette sono finiti Sergio Aiello, 55 anni, avvocato responsabile dellufficio legale della Asl RmC, la sua convivente Sofia Jessuf Mohammmed, 38 anni, e Maurizio Porcani, amministratore della società Sacli che gestisce in convenzione con la Regione Lazio alcune cliniche romane, tra cui la Fabia Mater, nel quartiere Tiburtino. La quarta ordinanza di custodia cautelare chiesta dai pm Giancarlo Capaldo e Giovanni Bombardieri ieri non era stata ancora eseguita perché la destinataria, G.S. unimprenditrice erede di una famiglia con affari nella sanità romana, si era resa irreperibile.
Secondo i magistrati, Aiello avrebbe gonfiato, facendoli pagare in alcuni casi due volte, e avallato nella sua veste di capo ufficio legale dellAsl RmC, mandati di pagamento in favore dei due imprenditori arrestati. Il responsabile dellufficio legale avrebbe anche maggiorato gli importi dei decreti ingiuntivi avanzati da alcune ditte del settore sanitario. Per lui le accuse sono di truffa e falso. A chiarire le responsabilità dellavvocato sarebbe stata la confessione di Tiziana Garrioli, impiegata della Asl RmC, finita in carcere in un diverso filone dellinchiesta, alla quale alcune settimane fa sono stati concessi i domiciliari. Porcani invece dovrà rispondere di corruzione. La Procura contesta tre episodi di corruzione per una truffa ai danni del sistema sanitario regionale che ammonterebbe a diversi milioni di euro. A questo si aggiungerebbe un sequestro di conti correnti sui quali erano stati depositati diversi milioni di euro. Al vaglio dei magistrati, ora, ci sono documenti prelevati dai militari negli uffici legali della Asl RmC e nella clinica Fabia Mater. Perquisita anche unaltra casa di cura di proprietà dellimprenditrice ricercata. Gli arresti di ieri si inquadrano nel filone di indagini sulle tangenti che sarebbero state versate da alcuni imprenditori ai funzionari delle Asl. Già decine di arresti sono stati eseguiti, molti dei quali su input di Anna Iannuzzi, conosciuta come Lady Asl, che ormai da mesi collabora con gli inquirenti.
Truffa alle Asl: altri tre arresti Ricercata imprenditrice
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