Cronaca locale

La truffa del «braccialetto» dei Vip Spariti un organizzatore e 50mila euro

Indagini a Monza. Il gadget in vendita per raccogliere fondi a favore delle vittime di gravi incidenti stradali

Marco Pirola

Dal polso dei Vip alle mani di un magistrato. Fino a ieri faceva bella mostra di sé esibito con orgoglio da personaggi noti come Christian Vieri, Michelle Hunziker, Max Biaggi, dal suo rivale di sempre Valentino Rossi. Era pure compagno inseparabile di star della televisione come Alessia Marcuzzi. Bello, lineare, di plastica, un arancione vistoso da non passare inosservato, ma soprattutto alla moda, trasudava quel pizzico di esibizionismo «giusto» dal momento che era acquistato con un fine benefico per finanziare le vittime di incidenti stradali su due ruote.
Ora, più mestamente, lo stesso status simbol troneggia sul tavolo di un giudice del Tribunale di Monza. Il braccialetto arancione «la mia inclinazione», made in Italy, come annunciato nell’iniziativa, è finito dentro un mucchio di carte bollate.
Una società briantea ha denunciato che uno degli organizzatori della gara di solidarietà, partita agli inizi del 2005, è sparito con una parte dei soldi della cassa destinati a sostenere le vittime di incidenti stradali. Poco più di 50mila euro accertati per il momento. M. Albano, 41 anni, giornalista nato a Torino, ma residente nella terza città della Lombardia non si trova più. Fuggito in Canada, dicono i maligni. Via per lavoro dicono gli amici. A sporgere denuncia contro di lui una società monzese, la Hobnob di via della Taccola che vanta clienti come la Beta utensili, la Yamaha, la Castrol Honda. «La mia inclinazione» nasce con il preciso scopo di organizzare eventi per vendere il braccialetto alla moda e incassare soldi da destinare in beneficenza alle vittime degli incidenti stradali. A chi deve andare il denaro lo fissa lo statuto della società: a fine anno il consiglio direttivo di 11 membri deciderà come spendere i soldi.
Una società senza fine di lucro che, come recita l’atto costitutivo, mette in essere «programmi e progetti pluriennali di intervento che non perseguano fini di lucro, da realizzare direttamente o anche con la collaborazione di altri soggetti pubblici o privati interessati». Non a caso l’ente ha inaugurato la sua attività con un progetto articolato e ambizioso: «La mia inclinazione» si propone di raccogliere fondi per sostenere coloro che hanno vissuto l’esperienza di un incidente stradale a bordo di una due ruote.
La raccolta fondi avviene attraverso la distribuzione di un braccialetto arancione, disegnato dal gioielliere Antonio Bonfiglio. Si tratta di un bracciale made in Italy, su cui è incisa la scritta «La mia inclinazione - my inclination». Il consiglio direttivo dell’associazione Alpas, composto da 11 membri, si doveva riunire entro la fine dell’anno appena concluso per analizzare i casi di coloro che soffrono per le conseguenze di gravi incidenti stradali e no, avuti a bordo di un veicolo a due ruote (moto, scooter e bici) che durante tutto l’anno sono stati sottoposti all’attenzione dell’Alpas, per deliberare come distribuire il denaro raccolto attraverso la raccolta di fondi.

Tra gli appuntamenti di spicco c’è stato pure il mondiale Superbike a Monza che si è svolto il 6, 7 e 8 maggio 2005.

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