Elezioni in Grecia

Con Tsipras al comando la Grecia uscirà dall'euro?

Tra povertà, occupazione e debito, le sfide e le proposte di Syriza per far ripartire la Grecia

Con Tsipras al comando la Grecia uscirà dall'euro?

Come previsto, in Grecia l'ha spuntata Alexis Tsipras. Lo spauracchio dell'Europa, "l'euro-terrore", come lo chiama la Bild, colui che ha promesso battaglia all'Unione europea, ai suoi cavilli, alla Troika che ha imposto l'austerità. 

La domanda è una sola: cosa farà il nuovo governo? Atene si risveglierà presto fuori dall'Europa e dall'eurozona? Con tutta probabilità, il probabile nuovo premier andrà per gradi e prima di strappare del tutto con Ue si siederà al tavolo delle trattitive. Non con la cosiddetta Troika (Ue, Bce e Fmi), ma direttamente con i suoi creditori a cui deve circa 320 miliardi di euro. Innanzitutto con con gli altri Stati membri (con 40 miliardi l'Italia è il terzo Paese creditore dopo Germania e Francia), poi Bce, Fmi e creditori privati. 

Tsipras si troverà poi a far fronte a una vera e propria crisi umanitaria: in Grecia ormai la povertà dilaga anche a causa di una pressione fiscale insostenibile. Il governo di Syriza intende cancellare l’odiata tassa sulla casa (Enfia) e innalzare a 12mila euro la soglia di esenzione fiscale. Annunciata inoltre una lotta all'evasione che si attesta attorno ai 68 miliardi. La misura porterebbe 3 miliardi nelle casse statali già nel primo anno, secondo le previsioni. Gli strati sociali più deboli beneficeranno di elettricità in parte gratuita e sostegno all’alimentazione con i buoni pasto. Ci sarà il ripristino della tredicesima, assistenza medica gratuita per chi è disoccupato e non ha polizza assicurativa, pass gratuito per i trasporti per i disoccupati a lungo termine.

Sul piano dell'occupazione è previsto un piano biennale da 5 miliardi di euro, finanziato da fondi Ue, per creare occupazione, stimolando soprattutto piccole e medie industrie con una visione "etica" dell’economia e create da giovani. Verranno cancellate le leggi che oggi consentono licenziamenti facili e di massa da parte delle aziende. Syriza promette inoltre che uno dei primissimi provvedimenti sarà innalzare il salario minimo a 751 euro, dai 450 attuali.

Sul piano della moneta più volte Tsipras ha detto di non immaginare una Grecia fuori dall'euro.

L'ipotesi sul tavolo, secondo gli esperti, sarebbe quella di reintrodurre accanto alla valuta europea anche la dracma, in modo da attrarre investitori. 

 

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