Tsunami, arriva l’«onda lunga» del ricordo

Marco Tartaglia protagonista dell’incontro organizzato per presentare il volume di Roberto Filibeck e Alessandra Zavatta

Francesca Scapinelli

Si avvicina la ricorrenza di una catastrofe naturale tra le peggiori del secolo. Era il 26 dicembre 2004 quando sulle coste del Sudest asiatico si abbatteva lo tsunami, un maremoto di intensità eccezionale. Quei giorni di morte e distruzione, e la reazione straordinaria della popolazione locale, sono ricostruiti nel libro Tsunami. Ho cavalcato l'onda assassina (edito da Tea, collana «Esperienze»), che sarà presentato domani alla libreria Croce da Paolo Orneli, delegato del sindaco alle Politiche litoranee. All’incontro saranno presenti gli autori, i giornalisti Alessandra Zavatta del Tempo e Roberto Filibeck del Giornale, con il testimone diretto del maremoto, Marco Tartaglia.
La mattina di quel giorno di Santo Stefano, il romano Tartaglia stava infatti cavalcando le onde di fronte alla spiaggia del villaggio di Hikkaduwa, in Sri Lanka. Quarantacinque anni, surfista provetto, abituato a scivolare con la tavola sulle onde di ogni parte del mondo, da oltre un ventennio Tartaglia fa il bagnino a Castelporziano. È lui a descrivere il succedersi dei fatti, dalla prima, immensa onda alle successive, dalla fuga sulle alture all’interminabile viaggio verso l’Italia. «È proprio tsunami - scrive -, il mare che sale sul mare. Non esiste una parola italiana per definire l’onda assassina e neppure inglese o francese: è tsunami e basta. E noi ora ci siamo finiti dentro». La cronaca non ci viene da testimoni «esterni», occhi o telecamere di chi si è recato in quei luoghi per professione, ma dal punto di vista di un uomo che era in mare (o meglio sul mare) in quel momento, e che è riuscito a salvare la compagna, il bambino che portava in grembo e tutte le persone che si trovavano vicino a lui. Il surfista-eroe, sollecitato dai giornalisti, ripercorre emozioni, episodi personali e, soprattutto, gli incontri con i cingalesi, colpiti dal lutto e privati della casa e di ogni bene, ma sempre armati di speranza e voglia di aiutare i turisti, gli stranieri che in quell’isola (secondo la leggenda il giardino dell’Eden) hanno cercato vacanza e trovato orrore.


La solidarietà, il coraggio, la forza di guardare avanti sono i temi della storia. Inoltre, alcuni inserti storici aiutano il lettore a meglio comprendere le condizioni attuali di quelle terre. Alla libreria Croce, corso Vittorio Emanuele II 156, ore 18.30.

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