Tuffo notturno alla Caimi E viaggi mistici con la Villoresi

Elena Gaiardoni

Mistica e teatro hanno officiato un comune rito sullo stesso palcoscenico nella storia dell'Occidente, fin dall'antica Grecia, tanto da far dire a un dissacratore quale fu Carmelo Bene, che adorava il santo del volo, San Giuseppe da Copertino: «È stato inutile esistere se non si è nati santi».

Ripropone un'atmosfera classica del teatro Pamela Villoresi (nella foto) che oggi e domani è in scena al teatro Franco Parenti con «Safar-Un cammino nella mistica d'Oriente», letture di poesie di Lalla, Rumi, Ibn Al Arabi, accompagnata dalla voce e dalle percussioni di Rashmi V. Bhatt, dal polistrumentista di fama internazionale Ali Shaigan. Al sehtar (strumento di origini persiane) Pejman Tadayon, voce di Yasemin Sannino, traduzioni e testo di Bebetta Campeti (ore 20.30). Punta sulla più elevata strofa mistica di Siria, Algeria, Iran e India la raffinata interprete, per unire Ovest e Est, cantori simili quando si tratta di intonare la cetra spirituale che il profeta Davide lasciava al vento, e quando il vento suonava le corde Davide componeva.

Un viaggio nella religiosità orientale, mondo misterioso che da sempre ha appassionato anche i cultori dell'occidente.

E stasera, dopo lo spettacolo, dalle 22 alle 24, nella piscina Caimi appena restaurata è previsto anche un tuffo (si può acquistare in teatro con il tagliando dello spettacolo).

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