Il Turkmenistan «fa i dispetti» ai manager Eni

da Milano

Difficoltà in Turkmenistan per l’Eni. Secondo quanto riferisce il Wall Street Journal citando fonti vicine al dossier, le autorità del Paese asiatico hanno negato ai manager del gruppo italiano il visto per l’ingresso, nonostante l’avvio di una politica di attrazione di investimenti dall’estero. L’Eni aveva conquistato posizioni in Turkmenistan, un Paese che ha grandi riserve di gas, alla fine dello scorso anno con l’acquisizione della società inglese Burren Energy, che da tempo operava nell’ovest del Paese. Le autorità turkmene, stando a quanto afferma il quotidiano finanziario, non erano state consultate in merito all’operazione e per questo avrebbero negato i visti. Le fonti citate dal Wsj aggiungono comunque che l’Eni ha incaricato dei mediatori che sono in trattative con il governo turkmeno per risolvere l’impasse. L’Eni, conclude il quotidiano, «ha affermato che le operazioni in Turkmenistan proseguono normalmente e che i dipendenti ex Burren e ora dell’Eni continuano a viaggiare dentro e fuori del Paese come sempre». Un portavoce ha affermato che l’Eni non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale che sia negato l’accesso al Turkmenistan.

Un portavoce del ministero degli Esteri turkmeno non ha invece commentato». Questa vicenda, secondo il quotidiano finanziario americano, dimostra «che il Turkmenistan deve fare ancora molta strada per assicurare un clima positivo per il business».

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