Tursi gli chiede l’Ici arretrato Ma lui vive nelle case popolari

Tursi gli chiede l’Ici arretrato Ma lui vive nelle case popolari

Ici non pagato: totale 540 euro. Ha avuto un colpo al cuore il signor Mario, quando dal Comune di Genova, Ufficio Tributi gli è arrivato l’avviso di accertamento numero 557514/2007. La cifra è da capogiro per il signor Mario che vive da inquilino in una casa del Comune dal 1988. Ops. C’è qualcosa che non va, ha pensato il malcapitato Mario quando, messo da parte lo spavento, ha avuto modo di riflettere un attimo. Eh, no... «Io l’Ici non devo pagarlo visto che non sono proprietario di nulla», si è detto.
Di qui è iniziata la lunga trafila per uffici, non facile per alcun cittadino, tanto più per un operaio, che come altre categorie, non è avvezzo alle carte bollate. Così Mario si è rivolto al sindacato e ha trovato la disponibilità di Piergiorgio Razeti, esponente del Nuovo Psi e attivo nell’associazionismo. Che dopo qualche sopralluogo ha trovato il bandolo della matassa. E l’ha sbrogliato con successo. Secondo l’accertamento degli uffici di Tursi il totale da pagare per quell’immobile era di 26,31 euro (come da tariffa al 6 per cento applicata in questo caso) ma visto che la somma non risultava regolarmente versata era scatta la mora: 500 euro, riducibile a un terzo in caso di pagamento entro sessanta giorni dalla data di notifica. Più spesucce di bollo (3,10 euro). Totale.

«Siamo riusciti a fare comprendere agli addetti che era un clamoroso errore - spiega Piergiorgio Razeti - e questa volta è andata bene. Ma il tempo perso da questa persona chi glielo ripagherà?». Non è inoltre escluso che altri casi simili siano accaduti. Alla faccia della cartella impazzita...

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