(...) otterranno i militari in appoggio alle forze dellordine nel pattugliamento della città. Troppe le polemiche politiche nate a Genova intorno al progetto: «Confermo quanto detto da La Russa- spiega lassessore alla sicurezza Francesco Scidone-, non abbiamo mai chiesto lutilizzo dei militari, ma la scelta spetta alla Prefettura». Cè un però nelle parole di Scidone, perché tra non avere tutta la torta e averne un pezzo solo, meglio prendere il pezzo: «Se il ministero ci volesse inviare dei militari certo non li cacceremmo via. Sarebbero messi in alcune zone da cui potremo poi recuperare carabinieri e polizia per un pattugliamento in altre zone della città. Ma rimaniamo contrari al progetto». Una parziale retromarcia: fermo restando il parere contrario dellassessore e del sindaco sul progetto del ministro, che ha fatto muovere anche il senatore Pdl Giorgio Bornacin che ha preso carta e penna e ha scritto a Ignazio La Russa: «Prendo atto di quello che ha detto Scidone, ma la frittata sembra fatta- commenta Bornacin-. Ho scritto allamico La Russa, spero ci possa ripensare perché Genova ha bisogno di aiuto: lemergenza microcriminalità non ha nulla da invidiare a quella che si vive a Milano o Roma. Meglio i soldati in divisa che le pattuglie nel centro storico degli extracomunitari irregolari o le bande sudamericane che fanno le ronde a Sampierdarena». E sul mancato invio dellesercito anche Roberto Cassinelli (deputato Pdl) ha criticato la Vincenzi: «Aspettiamo che la giunta spieghi agli abitanti di Sampierdarena, del Centro Storico, e di quelle zone quotidianamente prese dassalto da bande di delinquenti, per quale ragione si sia optato per il rifiuto delle truppe».
Piano sicurezza
Sempre da Francesco Scidone arrivano attestati di stima verso il lavoro del ministero dellInterno. Lassessore è stato venerdì scorso a Roma e già ieri ha ricevuto risposte dallesecutivo. Ha presentato il «modello Genova» per la soluzione del problema rom, richiesto un maggior numero di uomini di polizia e carabinieri e discusso sul patto sicurezza: «Cè stata una grande serietà intellettuale, non pensavo di essere ascoltato in questi termini- ribadisce Scidone-. Considerano buono il nostro modello per la soluzione del problema degli zingari e ci sono stati promessi finanziamenti attraverso fondi Unre e fondi dellUnione Europea. Dopo ferragosto sarò a Roma dal Capo di Gabinetto perché ci hanno garantito interventi sulla logistica della polizia di Stato e sono stati disponibili sul patto per la sicurezza: loro ci metteranno più uomini, noi un investimento maggiore».
La moschea
È il consigliere comunale della Lega Nord a prendere carta e penna e scomodare il ministro dellInterno Roberto Maroni per avere delle risposte che il sindaco Marta Vincenzi non vuole fornirgli. Il tema è la moschea e la richiesta al sindaco è di avere copia di una lettera che lex ministro Giuliano Amato aveva spedito a Tursi, relativa ad accertamenti svolti su presunti legami di una società immobiliare che aveva rilevato limmobile di via Coronata, con lUcoii: «Dopo aver ricevuto un formale diniego allaccesso degli atti da parte del sindaco- dice Piana- non si poteva più aspettare». Piana ora attende che il ministro invii copia della lettera «perché la città sappia tutto quello che cè da sapere».
Da Roma anche il deputato pidiellino Roberto Cassinelli affonda: «La moschea- dice- avrebbe un impatto fortissimo in una città che già presenta problemi enormi di viabilità e di impatto ambientale».
Il porto
Dallinizio della legislatura la possibilità che il Governo potesse intervenire per il Porto di Genova e la sua crisi, conseguenza anche dellinchiesta della magistratura sul Multipurpose, era stata ventilata da più parti. Lo stesso presidente dellAutorità Portuale Luigi Merlo, recentemente intervenuto in consiglio comunale a Genova, ha lanciato diversi messaggi a Roma, sia per avere finanziamenti per programmi specifici, sia per ottenere decreti legge e riforme sulla portualità che possano rilanciare il sistema porto in città.
Carlo Felice
È stata proprio Marta Vincenzi a chiedere un intervento diretto del ministro dei beni culturali Sandro Bondi per ottenere il commissariamento del teatro Carlo Felice, con lavvicendamento del sovrintendente Gennaro Di Benedetto. La soluzione del commissario, osteggiata dai sindacati, è considerata lunica percorribile dal sindaco per sbloccare lattuale periodo di transizione. Così, anche sul teatro genovese sta lavorando il Governo Berlusconi.
Ilva
Oggi a Roma incontro della Regione con il sottosegretario al ministero del Lavoro Pasquale Viespoli su lIlva di Cornigliano. Verrà firmata la convenzione a favore dei lavoratori interessati al processo di riconversione dellarea delle Acciaierie. Sarà presente lassessore regionale al lavoro Enrico Vesco. Verranno definiti investimenti per 800 milioni.
Treni
Ultima chicca. Ieri la giunta regionale ha chiesto aiuto allopposizione per fare pressioni sul governo pre trovare fondi per i treni regionali. Ultimo atto di resa.
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