Tursi rifà le tombe agli eroi del Risorgimento genovese

Festeggiare l'Unità d'Italia ritoccando un po' il look del cimitero monumentale di Staglieno che si appresta a celebrare i luoghi della memoria, attraverso una serie d'interventi manutentivi e strutturali. «Avviare dunque un percorso di recupero per un'ampia visibilità degli eroi risorgimentali e mettere insieme iniziative e risorse per rilanciare il cimitero storico-monumentale più importante d'Italia».
A parlare di riordino, recupero, manutenzione e pulizia è stato ieri mattina Paolo Veardo assessore a Palazzo Tursi ai Servizi cimiteriali, che ha presentato le azioni già in atto e quelle che partiranno a breve. Primo fra tutti una convenzione con l'associazione Alpini (25 i volontari interessati) per il mantenimento del decoro e della pulizia del campo dei Mille, dove sono sepolti centoventi garibaldini. Il campo già ripulito da erbacce e arbusti attende adesso i fondi - richiesti da Maurizio Galletti direttore regionale dei Beni culturali e paesaggistici della Liguria - da investire nelle targhe di marmo che portano i nomi dei garibaldini e nelle tombe più significative. Di decoro e pulizia saranno oggetto anche le tombe situate nel «Boschetto irregolare» degli eroi del risorgimento, ossia quella di Mazzini e quella della famiglia di Mameli, dove sono sepolti i suoi familiari, ma non lui. Il restauro della tomba di Michele Novaro - l'autore della musica del Canto degli italiani, che grazie a Roberto Benigni è tornato all'onore del mondo - sarà invece curata dal Rotary Club Genova San Giorgio, l'intervento offerto dal presidente Riccardo Ferrari segue, a distanza di un anno, il restauro della tomba Barone conservata sempre a Staglieno. «Un grande comunicatore e contenitore dei valori del Risorgimento: è questo Staglieno - aggiunge Veardo - ed è per questo che è stato inserito nei novi percorsi che si snodano tra musei, mostre, collezioni e dimore per celebrare i 150 anni dell'unificazione». Da completare c’è inoltre il Tempio Laico che dovrebbe essere finito entro l'estate. Partirà inoltre la progettazione (già finanziata) di uno spazio accoglienza dedicata ai tutti i visitatori, una sorta di bookshop, che dovrebbe realizzarsi entro il 2012. Costo dell'operazione un milione di euro. Si parla anche di percorsi culturali «risorgimentali» attraverso visite guidate che potrebbero essere a pagamento. Tra le varie ipotesi anche quella di proporre Staglieno come Patrimonio dell'Unesco: «restituire così un gioiello storico, culturale e architettonico all'Umanità e poter beneficiare anche di maggiori finanziamenti, che ci consentirebbero di conservarne il suo splendore» aggiunge Maurizio Galletti.
In calendario c'è anche la firma di un protocollo d'intesa tra Comune, Soprintendenza e Università di Genova (facoltà di Lettere e Scienze) per un corso biennale specialistico in metodologia per la conservazione e il restauro dei beni culturali e nel corso di laurea magistrale in storia dell'arte e valorizzazione del patrimonio, concordate con la Soprintendenza dei Beni storici artistici ed enti antropologici della Liguria.

«La scommessa è quella di creare figure interdisciplinari in specialistica e in diagnostica - aggiungono Galletti e Maria Clelia Galassi docente alla facoltà di Lettere e Filosofia - Formare ossia dei diagnosti, che facciano indagini tecno-scientifiche preliminari». Attivato inoltre un tavolo con la comunità montana della Valle Scrivia e l'amministrazione di Busalla per il restauro della tomba del garibaldino Toscanini.

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