I produttori della Tuscia sono tutti concordi: la vendemmia 2008, nonostante sia inferiore del 15-20 per cento rispetto a quella dellanno scorso, è la migliore degli ultimi venti anni almeno. «Il freddo e le piogge di fine maggio e inizio giugno - spiega lenologo Daniele Manini - hanno tenuto il ph (tasso di acidità) intorno al 3,20 per cento, che è la misura ideale, inoltre hanno aumentato la capacità delle piante di produrre zuccheri. Infine la vendemmia posticipata ha determinato unottima maturazione dei tannini delle uve, che danno la colorazione e la struttura al vino. Il combinato disposto di questi tre elementi ha abbattuto la quantità a vantaggio della qualità».
In provincia di Viterbo ci sono 4.933 ettari di superficie agricola destinata alla coltivazione della vite, che rappresentano 16,7 per cento di quella regionale e lo 0,7 per cento nazionale. Le aziende vitivinicole sono oltre 12mila e il vino prodotto mediamente è di 420.
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