In tutto meno di cento leggi per la Lombardia, per lesattezza «massimo novantanove». È questo lambizioso obiettivo che si è posto il presidente della Regione, Roberto Formigoni, nel lavoro per semplificare le norme, così da rendere più semplici da comprendere (e da rispettare) per i cittadini. Arrivare a quota novantanove è un impegno decisamente consistente se si pensa che in tutto la Regione ha approvato 1.943 leggi, di cui oggi restano in vigore 693, grazie al lavoro di sfrondamento delle ultime due legislature e soprattutto al ricorso ai testi unici.
La Giunta regionale, durante lultima riunione di mercoledì scorso, ha approvato tre nuovi Testi Unici in materia di turismo, parchi e Terzo Settore (su proposta del presidente Roberto Formigoni, insieme agli assessori competenti per materia e cioè Romano Colozzi, Pier Gianni Prosperini, Marco Pagnoncelli, Gian Carlo Abelli, Massimo Corsaro e Massimo Zanello). Un intervento legislativo che ha eliminato ben sessantasei leggi preesistenti, dando un altro contributo alla marcia di riduzione a cento leggi.
Il percorso di semplificazione avviato dalla Regione Lombardia va nella stessa direzione e ha in qualche modo anche anticipato i contenuti dellaccordo quadro sul «disboscamento normativo» che ieri Governo, Regioni ed Enti locali hanno affrontato a Roma in Conferenza Unificata.
«Un passo avanti verso la semplificazione. Un accordo - spiega Formigoni - con il quale lo Stato e le Regioni si impegnano a ridurre progressivamente e costantemente il numero delle leggi vigenti al fine di raggiungere equilibri ottimali fra regolazione e autoregolazione, attraverso ladozione di Testi Unici e Codici».
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