Tutta la radio a portata di telefonino

SMARTPHONE Coi cellulari di ultima generazione sarà possibile ascoltare le trasmissioni di Radiorai e «pescare» dal suo archivio storico

RomaRicordate l’immagine dei nostri padri e nonni che, allo stadio, tenevano un transistor all’orecchio, per conoscere i risultati delle partite dagli altri campi di calcio? Beh: l’immagine di oggi è molto simile ma, anche, completamente diversa. All’orecchio terremo un cellulare, attraverso il quale potremo ascoltare tutti i programmi radio, di tutti i canali Rai, del presente come del passato. «La radio in tasca» è infatti il nome della nuova, piccola rivoluzione mediatica messa in campo dalla Rai nel campo della radiofonia. D’ora in poi, infatti, i possessori di smartphone (cioè del telefonino più evoluto, quello che contiene quasi tutte le funzioni di un piccolo computer) potranno ascoltare, riascoltare e interagire con tutti i programmi di Radio1, Radio2, Radio3, Isoradio, Gr Parlamento, Filodiffusione e Programmi per l’Estero. «E non solo - precisa il direttore di Radiorai, Bruno Socillo - Quest’applicazione, per ora disponibile solo per la piattaforma Apple ma fra breve anche per gli altri smartphone, consentirà anche di consultare il palinsesto e le schede di ogni singolo programma, di visualizzarne video e foto di protagonisti, interpreti e segreti del dietro le quinte, d’interagire con i conduttori inviando sms o ascoltando in anteprima la playlist musicale di tutti i canali. E perfino, attraverso il podcast, di crearsi un proprio palinsesto personalizzato».
Per gli amanti della radio storica, infine, sarà a disposizione l’intero patrimonio audio della radio italiana, registrato dal 1924 ad oggi. Le vittorie di Coppi al Giro d’Italia, la discesa dell’uomo sulla Luna, l’attentato a Kennedy, la vittoria dell’Italia ai Mondiali di Calcio... Tutto ciò che ha fatto storia, attraverso le onde radio, sarà di nuovo ascoltabile. Come avendo a disposizione una magica macchina del tempo.
Oggi Radiorai già raggiunge, mediamente, 10 milioni di radioascoltatori; i possessori di smartphone sono, attualmente, 15 milioni. «Insomma, RadioRai può essere considerata il vero social network d’Italia - riassume Socillo -. E con la messa in funzione de “La radio in tasca” diverrà il primo del mondo a offrire una simile quantità di opzioni comunicative». «Queste nuove funzioni digitali - osserva Carlo Nardello, amministratore delegato di Rai Trade, che ha collaborato al progetto - trasformeranno di fatto la messa in onda dei programmi radio. Essi infatti non verranno più trasmessi da punto a massa; ma da punto a punto. Saranno cioè in grado di raggiungere l’utente ovunque si trovi».

«La comunicazione di oggi - commenta il vicedirettore generale della Rai Antonio Marano - deve assolutamente tener conto delle nuove tecnologie. La qualità stessa del prodotto, per quanto alta, non può dimostrarsi efficace se non è ben comunicata. La qualità stessa, altrimenti, perde di valore».

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