In Valtellina la vigna si coltiva lungo una fascia di terrazzamenti costruiti nei fianchi meridionali delle Alpi Retiche, tra i 300 e i 700 metri, su suoli granitici, acidi, leggerissimi. Montanara, ma mite e poco piovosa, con i suoi mille ettari vitati produce vini tra i più rarefatti del nostro Paese. Con quelli dell'Etna e dell'Alto Piemonte (Boca, Gattinara, Ghemme e Lessona), i nebbiolo della Valtellina sono tra i pochi vini rossi capaci di esprimersi su un registro prevalentemente acido/salino/minerale, lontanissimi dall'archetipo più mediterraneo della tipologia: leggi densità, generosa alcolicità e tannini fitti. A lungo conosciuta per il calorico Sforzato di Valtellina, variante locale dell'Amarone, ora il talento più originale emerge nella Docg Valtellina Superiore e nelle sue cinque sottozone: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella. Tra i Sassella, squisiti il 2005 della Fondazione Fojanini, 0342.786071; il Riserva Stella Retica 2004 di Ar.Pe.Pe, 0342.214120, e il Sommarovina 2007 di Mamete Prevostini, 0343.41003.
Rari, preziosi e buonissimi l'Inferno Fiamme Antiche 2004 di Ar.Pe.Pe e il Prodigio dei Fratelli Bettini, 0342.786068. Ottimi anche il Valgella 2006 di Sandro Fay, 0342.786071, il Casa La Gatta 2006 di Triacca, 081.8465106, il Mazér 2006 Nino Negri 0342.485211.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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