Roma - Le frasi di D'Alema Un'ora e 10 minuti di discorso a braccio e 20 minuti di replica nell'aula del Senato per mettere a fuoco le linee portanti della politica estera del governo Prodi. Questi i punti-chiave dei due interventi del ministro degli Esteri, Massimo D'Alema:
Afghanistan "Sarebbe gravissimo se la Nato si isolasse facendo della missione afghana una sfida della Nato, laddove la sfida afghana è invece una sfida dell'intera comunità internazionale. La pacificazione dell'Afghanistan non è una missione Nato ma dell'Onu, all'interno della quale la Nato svolge una funzione delicata ed essenziale..ma la missione è una missione soprattutto politica e civile. È una scelta difficile rimanere lì, ma solo essendo lì possiamo contribuire a scelte difficili per la pace. Il ritiro dall'Afghanistan sarebbe un atto unilaterale che ci separerebbe da tutta l'Europa e non ci farebbe fare nessun passo avanti.
Consenso "Siamo qui a chiedere un forte consenso politico che possa permettere all'Italia di affrontare la prossime sfide e continuare nella nostra politica...non possiamo permetterci di affrontare le prossime sfide senza questo consenso". Ai senatori dissidenti: "Si chiede loro di non un'adesione entusiastica ad ogni passaggio ma la valutazione di un impegno complessivo e dei valori a cui questo impegno si ispira".
Continuità "La politica estera italiana attuale è in continuità con la tradizione della politica estera repubblicana". "Non c'è il minimo dubbio che di fronte alla politica neoconservatrice di Bush si è diviso l'Occidente...è stata una ferita profonda che ha diviso anche la politica estera italiana".
Medio Oriente "Ritengo che sarà necessaria una missione nella regione oltre che urgente una discussione a livello europeo perchè, pur apprezzando l'iniziativa americana di Condoleezza Rice, credo che far diventare il Quartetto un singolo Paese rischi in realtà di indebolirne l'azione e di ridurne il consenso internazionale. C'è un'alta percezione che oggi l'Italia è tornata ad essere un Paese amico sia di Israele che dei Paesi arabi".
Nucleare "C'è la necessità di rilanciare una strategia complessiva di non proliferazione e di riduzione degli arsenali nucleari perchè c'è il rischio di una ripresa della corsa agli armamenti soprattutto tra Stati Uniti e Russia".
Pena di morte "L'Italia si sta adoperando per avere in tempi rapidi un dibattito e un voto all'Assemblea generale dell'Onu sulla proposta di moratoria universale della pena di morte".
Realismo "Non possiamo permetterci di essere nè cinici, nè sognatori. Non rinunciamo alla nostra ispirazione ideale ma neppure possiamo fare a meno di un lucido realismo".
Vicenza "Ritengo che revocare l'autorizzazione sarebbe da parte nostra un atto ostile nei confronti degli Stati Uniti di cui non si comprenderebbe il senso e che avrebbe degli effetti controproducenti.
Il governo aprirà un dialogo con i cittadini di Vicenza sulle loro legittime preoccupazioni per l'allargamento della base americana. Abbiamo posto all'Amministrazione Usa l'esigenza di una valutazione più approfondita di queste preoccupazioni e l'abbiamo invitata a tenerne conto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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