Tutte le transazioni superiori ai 2.500 euro (in precedenza la soglia era stata fissata a 3mila euro) saranno «tracciate» telematicamente. E le operazioni per le quali è prevista lapplicazione dellIva dovranno essere comunicate allAgenzia delle entrate. Il Consiglio dei ministri ha integrato la parte relativa al cosiddetto «spesometro» con lennesima stretta sui controlli nella lotta allevasione fiscale. Ci sarà un inasprimento delle sanzioni nei confronti degli esercizi commerciali che proveranno a incassare soldi «in nero». La mancata emissione di fatture o scontrini fiscali potrà far scattare sanzioni pesantissime che arrivano dalla sospensione dellattività per un periodo limitato di tempo fino allespulsione dallordine professionale. Saranno rivisti gli studi di settore.
Quella della tracciabilità dei pagamenti e della cosiddetta «anagrafe fiscale» è una battaglia che va avanti dagli anni Duemila come strumento di contrasto allevasione fiscale: i risultati si vedono, visto che lo Stato ha incassato più di 25 miliardi di euro tra capitali non dichiarati e mancato introito fiscale.
Tutte le transazioni oltre i 2.500 euro verranno tracciate
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