Tutti gli abitanti vincono alla lotteria. Meno uno...

Sono anni che il signor Costis perde occasioni. In amore non ha mai avuto fortuna. Ma questo lo sapeva già. Anni fa aveva lasciato la sua Grecia per andare a vivere in Spagna, al sud, a Sodeto, due passi da Saragozza. È lì che Costis Mitsotakis era convinto di poter finalmente dare un taglio a quel filo un po’ scalognato che si portava addosso. Eppure, pochi anni dopo, la storia con la spagnola è finita. Flamenco e corride da guardare da solo. Con lui solo il cane. Un meticcio nero dagli occhi dolci. Si guardano, si scambiano sospiri.
Ma il colpo di grazia è arrivato a Natale. Tiro mancino del destino. Della sfortuna, forse. Gli abitanti del suo paese si sono uniti tutti per giocare alla lotteria di Natale. La più importante in Spagna, la più ricca. La più desiderata. Le casalinghe si sono organizzate, hanno bussato casa per casa, porta a porta a chiedere di partecipare. Hanno tutti aderito. Costis no. Da lui non sono passati, dice ora lui. Forse quel giorno lui era fuori, si difendono le altre. Fatto sta che hanno vinto davvero. Un sacco di soldi, una cifra di quelle che davvero ti cambiano la vita. Oltre cento milioni di euro da dividere tra tutti e duecentocinquanta abitanti. Tutti tranne uno. Tutti tranne il povero Costis. E non deve essere stato facile per il povero ragazzo affacciarsi alla finestra e vedere un paese intero in preda al delirio generale, peggio dei mondiali di calcio appena vinti. Un trionfo di gioia, di canti, di balli. Striscioni, feste, baldorie, ubriacature collettive. Per giorni. Finalmente la crisi che attanagliava il paesino era stata sconfitta, andata via per sempre. Il lavoro che non c’è, le pensioni che si allontanano, i giovani senza lavoro. Niente più problemi. La lotteria ha spazzato via tutto. Guarito tutti i mali.
In paese raccontano che per festeggiare le donne volevano andare dalla parrucchiera, ma essendo anche lei una vincitrice aveva chiuso il negozio per una settimana. L’unico al lavoro era lui. A lui che la vita non gli era affatto cambiata. È così che la sfortuna di Costis, professione regista, questa volta ha davvero riscosso la meraviglia di tutti. Quante volte può accadere che tutti, ma proprio tutti in paese vincano alla lotteria tranne uno? Costretto a guardare in un angolo il paese in preda all’eccitazione di una vincita milionaria?
Costis è diventato un caso da studiare. Sono arrivati anche i giornalisti del New York Times a raccontare la sua sfortuna. Lui ha risposto alle domande un po’ affranto, non più di tanto sorpreso, data la situazione amorosa. Gli hanno fatto notare che il proverbio fa: sfortunato in amore fortunato al gioco. O viceversa, almeno. Lui si difende, spiega che sì, che se qualcuno glielo avesse chiesto cinque euro li avrebbe sborsati volentieri per giocare. Anzi, a pensarci bene, forse anche venti euro. Ma ormai. Ormai a questo ragazzo di 40 anni con la faccia un po’ triste non resta che guardare gli altri. «Non me la prendo», racconta.

«Sono i miei vicini di casa, non posso isolarmi da loro e rimanere sempre in disparte. Cerco di convivere con questo peso, sì insomma, di fare buon viso a cattivo gioco». Cerca di sdrammatizzare, sorride, guarda il cane che gli scodinzola. Costis in Spagna a cercar fortuna. Avrà sbagliato rotta?

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