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Tutti aiutano lo spagnolo

R enault vincente, anche di rimessa. È difficile definire con una parola tecnica quello che succede sulla McLaren di Raikkonen. Soprattutto perché la Renault dimostra l'esatto contrario; Alonso è sì rimasto dietro, ma sempre competitivo su Raikkonen e Fisichella, nonostante le disavventure iniziali, ha tirato, recuperando e confermando l'affidabilità Renault. Montoya sta recuperando le sfortune di inizio campionato e quindi non fa statistica. In poche parole, Alonso si merita tutto, ma gli avversari lo stanno aiutando al massimo, sbagliando, ritirandosi, buttando occasioni. Lo spagnolo accumula punti su punti mentre la concorrenza si distribuisce i risultati, una volta andando bene con un pilota e la volta dopo con l'altro, senza continuità.
La Ferrari, a propria volta, non sembra capire bene i problemi. Schumi ha finito i 67 giri di gara con una gomma posteriore che sembrava quella anteriore di Raikkonen al Nurburgring (ve la ricordate, con tanto di botto all'ultimo giro?). Anche Michael ha resistito con coraggio, perché sicuramente vedeva nello specchietto lo stato delle sue gomme e i rischi che stava correndo. Ma non riesco a capire come una Bridgestone sia ancora li ad arrancare per fare tutto il gran premio con una gomma adeguata alla Michelin, nonostante una sperimentazione che non è certo inferiore a quelle degli altri. Sembrava addirittura che Schumi non potesse finire la gara con le gomme morbide che aveva scelto, contro quelle dure di Barrichello. Ha fatto invece una gara onesta, migliore di quella del brasiliano che sembrava lottare con le Minardi e le Jordan.

Il mistero gomme Ferrari equivale a quello della tenuta motori Mercedes di Raikkonen.

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