Tutti in corteo contro la mafia. Ma la sinistra fa uno spot elettorale

È il giorno della memoria per le vittime delle mafie e a Milano sfila la manifestazione di Libera. Sono arrivati da tutta Italia per partecipare, giovani, studenti, anziani e familiari di chi è stato ucciso dalla malavita. In piazza sono 150mila, gli organizzatori avevano chiesto che non ci fossero bandiere, simboli o candidati. E invece in mezzo al corteo, la sinistra approfitta della passerella per lanciare qualche spot elettorale. L’unico assente è Formigoni. «Ho rispettato la volontà dei promotori». «Non ho l’abitudine di imbucarmi alle manifestazioni - si giustifica Penati -. La mia presenza era stata concordata». Ma oltre a lui, ci sono anche Agnoletto, Pezzotta. E poi Di Pietro che non perde occasione per sparare a zero contro il governo e contro la manifestazione del Pdl a Roma.

«Milano è al primo posto nel sistema di riciclaggio, degli affari, bancario e anche nel sistema della connivenza fra politica e criminalità». Mentre don Ciotti, fondatore di Libera lancia il suo appello: «La politica torni ad essere con la p maiuscola. Dobbiamo fare di più tutti e tutti i giorni».

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