La storia per sette giorni mette da parte le università e si concede a turisti e romani. Inizia, infatti, lunedì prossimo la prima edizione della settimana della storia, «una festa - come la definisce lassessore capitolino alla cultura, Silvio Di Francia - che celebra gli snodi più significativi del Novecento attraverso un abile mix di appuntamenti diversi, dai contributi scientifici agli eventi culturali».
Tra le iniziative della settimana si inserisce lesposizione «Chiedere il voto» allestita nella cornice dellAra Pacis; una mostra storico/documentale sulla propaganda politica nellItalia repubblicana. Unampia gamma di manifesti elettorali, volantini, fotografie, spot radio-televisivi animano il percorso espositivo (aperto dalle 9 alle 19 fino al 27 maggio) e testimoniano come dal 1946 fino al 2001 la propaganda si sia trasformata, grazie soprattutto ai nuovi media, sempre più in comunicazione politica. Completano la mostra unarea multimediale per la visione di telegiornali, tribune politiche e spot televisivi; e una sezione dedicata ai maggiori comunicatori politici italiani del secondo dopoguerra. La rassegna comprende anche un filone più accademico con otto tavole rotonde durante le quali storici di professione affronteranno altrettanti temi: la grande guerra, il delitto Matteotti, l8 settembre del 43, i governi De Gasperi, il boom economico degli anni Sessanta, il 68, il sequestro Moro, e la crisi della Prima Repubblica. Il primo appuntamento è lunedì alle 11.30 con un dibattito sul tema «Le fortune della storia» che prova a spiegarne la «riscoperta» da parte del grande pubblico. Lidea dei curatori, Luca Giansanti e Francesco Marcolini, è stata quella di offrire anche una lettura della storia in chiave diversa, vedere come gli eventi più salienti del Novecento sono stati raccontati dai media, dal cinema, dal teatro, dalla musica.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.