Centonovantasettemila euro e uno... e due... e tre! Aggiudicato il lotto numero dodici. Erano circa le tre di ieri pomeriggio e dalla sala del Grand Hotel et de Milan di via Manzoni gremita di appassionati delle lancette d’autore è partito un lungo applauso all’indirizzo del fortunato che si era appena aggiudicato uno dei pezzi più pregiati della Collezione Blei. Un raffinato e raro Rolex da polso in acciaio, un automatico astronomico con fasi lunari e tripla data in inglese realizzato nel 1953. Con i suoi quasi duecentomila euro è stato l’orologio più costoso battuto ieri da Osvaldo Patrizzi. All’asta è andata la collezione di Rolex vintage appartenuti al noto pubblicitario Davide Blei. Centoquattordici orologi che hanno richiamato nel centro di Milano circa duecento facoltosi appassionati a cui se ne sono aggiunti altrettanti che erano seduti davanti al pc e connessi via internet. «Ho scelto la Casa svizzera per la bellezza dei suoi prodotti» dice Blei, «una marca famosa non solo per i suoi meccanismi ma anche per l’estrema bellezza di casse e quadranti». Il noto collezionista italiano ha acquistato i suoi pezzi migliori a HongKong, Tokyo, New York e Ginevra. Non cercando il valore assoluto ma la particolarità dell’oggetto. Per questa ragione ieri assieme a un raro Stelline (ref 6062) e a diversi Daytona si sono visti numerosi orologi caratterizzati da curiosi loghi. Imperdibili quelli del ministero della Difesa degli Emirati Arabi Uniti e di quello del Kuwait ma anche quello realizzato per la compagnia petrolifera Lafayette. Bello e particolare l’Oyster personalizzato da «American Heritage» e l’Air King che riporta sul quadrante la scritta «10 year safe driver». Sicuramente da nababbi il Day-date in oro bianco con lunetta tempestata di diamanti e logo del sultanato dell’Oman.
Insomma non solo Rolex Paul Newman e Steve McQuinn ma anche più semplici Air King e Datejust ma ognuno con una storia. Una trasversalità che ha portato Osvaldo Patrizi a battere orologi dai duemila ai duecentomila euro. Il valore totale degli orologi venduti ieri è pari a quasi tre milioni di euro per essere precisi 2.736.400,00. «Nonostante la crisi quando gli orologi sono belli e si conosce la provenienza il mercato tiene» spiega Osvaldo Patrizzi, organizzatore dell’evento e battitore d’eccezione. «Abbiamo venduto tutti i lotti - conclude Patrizzi - a prezzi che in considerazione del momento sono assolutamente ragionevoli». Insomma ieri nel centro di Milano si è tenuta un’asta di successo ma soprattutto un nuovo tipo di vendita all’incanto. Innanzitutto la collezione era ed è visionabile on line su www.patrizziauction.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.