Visse 98 anni e trascorse questo tempo a dare consigli e ammonire. Scrisse su un numero incredibile di materie - matematica, filosofia, mistica, civiltà industriale, disarmo, ateismo, morale - con laria di possedere la soluzione per ogni problema. Discettò sulluso del rossetto, lusanza di picchiare la moglie, larte di scegliere i sigari. Toccò il picco della sfacciataggine con un manuale sul matrimonio, lui che aveva divorziato tre volte ed ebbe quattro mogli. Il Nostro ripudiò la prima moglie dopo 19 anni di convivenza. Con la seconda, Dora, una femminista, stipulò un disinvolto patto di libero amore. La signora prese la cosa alla lettera e, dopo avergli dato due figli, ne ebbe altri due con un giornalista suo amante. Confrontato con la realtà, il Nostro si scoprì geloso. Poteva essere unottima occasione per riflettere sulla differenza tra le idee astratte e leffettiva natura umana. Ma mancando totalmente di coerenza, non ci pensò neppure. Restituì invece la pariglia a Dora, trescando con la giovanissima baby sitter dei loro figli. Stavolta fu la moglie a inalberarsi. Ottenuto il divorzio, il Nostro impalmò la baby sitter. Ma ormai aveva preso labitudine di sedurre cameriere, governanti e qualsiasi donna giovane e carina girasse per casa. Dopo 15 anni di corna reciproche divorziò per la terza volta a 80 anni. Poco dopo, sposò una vecchia amica che si prese cura di lui fino alla fine.
Questo longevo esagitato era un conte di antico lignaggio anglosassone. Si era formato nellambiente degli aristocratici whig, i quali, pur aborrendo i contatti col popolo, affettavano idee politicamente radicali. La sua passione particolare fu il pacifismo. Come molti pacifisti fu oltremodo aggressivo. Durante la Grande Guerra scrisse un volantino anonimo contro larresto di un obiettore di coscienza. Quelli che lo distribuirono furono fermati. Allora si autodenunciò. Fu condannato a unammenda di 100 sterline ma, essendosi rifiutato di pagarla, gli furono sequestrati i mobili della stanza al Trinity College di Cambridge, dove insegnava. Il comitato dei docenti, che governava il college, lo sollevò dallincarico. Lopinione pubblica si mise però dalla parte del defenestrato, che divenne un eroe nazionale. Alla fine del conflitto, il Nostro subì un secondo processo. Stavolta per avere scritto un articolo contro le truppe Usa in Europa. Fu condannato a sei mesi di carcere perché la sua presa di posizione avrebbe potuto «pregiudicare le relazioni tra Sua Maestà e il governo Usa». Scontò la pena e per qualche tempo gli fu ritirato il passaporto. Sul suo incartamento al Ministero degli Esteri fu aggiunta questa annotazione: «Uno dei più deleteri balordi della Nazione». Ebbe lultimo scontro con le autorità nel 1961, alletà di 88 anni. Aveva manifestato contro le armi nucleari occupando per ore il marciapiedi in un sit in non autorizzato. Fu condannato a un mese di prigione. Commutata la pena a una settimana, la trascorse nellinfermeria del carcere. Alla lettura della sentenza, un uomo tra il pubblico gridò: «Vergogna, vergogna, un vecchio di ottantotto anni!». Ma il giudice replicò: «Appunto. Vecchio abbastanza per sapere che ci si deve comportare meglio».
Il Nostro fu unicona della sinistra mondiale. Contrariamente però a molti suoi simili, fu a lungo anticomunista. Detestava Stalin quanto Hitler. «Il mio odio per il governo sovietico rasenta la follia», diceva. Dopo il 1945, temendo che lUrss potesse conquistare lEuropa, puntò ad annichilirla con una guerra preventiva. La pace, diceva, deve essere imposta con unazione di forza. Fino al 1953, si appellò più volte agli Usa perché provocassero lUrss a una guerra, per poi liquidare la faccenda con una raffica di bombe atomiche.
Di colpo però questo «Stranamore» ebbe un voltafaccia. Negò la precedente posizione e indirizzò i suoi strali contro gli americani. A provocare la svolta una lettera personale di Krusciov, in cui il leader russo gli proponeva la rinuncia atomica di Urss e Usa. Lusingato per essere stato scelto come interlocutore, il Nostro sposò la tesi del disarmo nucleare. E poiché gli Usa nicchiavano, li mise nel mirino. Aizzò una campagna mondiale contro la guerra in Vietnam, la politica antisovietica, ecc.
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