Sanremo 2023

"Quanto lo pagate?". È bufera su Benigni a Sanremo

L'artista toscano leggerà in apertura della prima serata del festival una parte della Costituzione per festeggiare il 75esimo anniversario della Carta. Ma si è acceso il dibattito sul possibile maxi-compenso, complice il caso del 2020

"Quanto lo pagate?". È bufera su Benigni a Sanremo

Mancano poche ore al via del festival di Sanremo 2023, ma le polemiche sono dietro l'angolo. L'ultima in ordine di tempo è legata alla presenza di Roberto Benigni, annunciato in conferenza stampa da Amadeus. Con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in platea, l'artista toscano celebrerà il settantacinquesimo anniversario della Costituzione italiana."Per me sarà un immenso piacere riabbracciare Roberto", le parole del direttore artistico della kermesse. Social scatenati, ma non solo: c'è chi si interroga sul compenso che percepirà il settantenne, complici le polemiche dell'edizione 2020.

"Rendere pubblico il compenso di Benigni"

L'Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi ha preso posizione sull'ingaggio di Benigni, chiedendo alla Rai di rendere pubblico compenso del comico. "In tal senso siamo pronti a presentare una formale istanza d’accesso all’azienda e un esposto alla Corte dei Conti per conoscere i dettagli sul contratto tra la rete e il comico toscano", si legge nella nota diramata.

L'associazione ha ricordato gli scandali legati ai maxi-compensi riconosciuti dalla televisione di Stato all'artista Castiglion Fiorentino, a partire da quanto accaduto nell'edizione del 2020. In quell'occasione, portando l'esegesi del Cantico dei Cantici, si parlò di un cachet - mai confermato - da 300 mila euro. L'Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi ha aggiunto:"Crediamo sia giusto in questo momento di grande difficoltà economica per il paese garantire massima trasparenza ai cittadini che finanziano la Rai attraverso il canone, e rendere pubblici i compensi che la Rai riconosce ad ospiti di eccezione come Roberto Benigni, e se non otterremo risposta siamo pronti a presentare una formale istanza d’accesso alla Rai e una segnalazione alla Corte dei Conti". La chiosa è a dir poco ironica:"Anche perchè per leggere la Costituzione non serve Benigni, e i cittadini possono provvedere anche da soli, acquistandone una copia a pochi euro".

La Rai per il momento non ha fornito dettagli sul punto. Come anticipato, non è la prima volta che Benigni porta la Carta sul piccolo schermo: nel 2012 fu protagonista della serata evento "la più bella del mondo", ideata per spiegare con semplicità i 12 principi fondamentali della costituzione senza tralasciare i temi principali e gli ideali. Su Twitter il dibattito è rovente e non mancano le stilettate: in molti ricordano il suo appoggio al sì al referendum costituzionale del 2012.

"È indispensabile, oppure sarà peggio della Brexit", la sua profezia.

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