"Fazio? Scelta autonoma, politica non c'entra". La Dalla Chiesa smonta le polemiche

Prosegue il dibattito sull'addio del presentatore alla Rai destinazione Discovery. Anche Vespa fa chiarezza: "Non mi pare sia stato spinto fuori"

"Fazio? Scelta autonoma, politica non c'entra". La Dalla Chiesa smonta le polemiche
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Sinistra in lutto per l'addio di Fabio Fazio alla Rai. Il celebre presentatore ha deciso di accettare la maxi-offerta di Discovery per il canale Nove, ma c'è chi punta il dito contro il governo. Da Roberto Saviano a Rula Jebreal, centrodestra nel mirino dei soliti soloni. Ma dietro la rottura tra il volto di "Che tempo che fa" e la televisione di Stato c'è ben altro. "Due milioni e 240 mila euro il cachet annuo, fonte Libero, il più alto della Rai in assoluto, per una trasmissione settimanale. Grande professionista, per carità, ma forse si comincia a capire la preoccupazione e il ritardo per la firma del contratto. La politica non c'entra", il commento perentorio di Rita Dalla Chiesa.

Rita Dalla Chiesa smonta le polemiche su Fazio

Diversi utenti su Twitter hanno denunciato la presunta epurazione di Fazio, ma dimenticano un po' di fatti. Come messo in risalto dalla deputata di Forza Italia, sono stati confermati Annunziata, Report, Augias, Iacona, Marco Damilano, Agorà e molti altri. E ancora: "Faccio tv da troppi anni per non sapere quanto possa essere controproducente rinunciare a Ctcf, ma era a senso unico, senza aperture per chi non la pensava come lui". Nel dibattito social, Rita Dalla Chiesa ha stroncato senza mezzi termini chi parlava di cacciata: "Nessuna cacciata, una sua scelta autonoma, era dall'anno scorso che giravano voci sulla chiusura della trasmissione e sul suo passaggio ad altra rete. C'erano state molte critiche per una cachet definito il più alto di tutti".

La versione di Bruno Vespa

Rita Dalla Chiesa non è l'unica ad aver preso posizione sul caso Fazio. Intervenuto a margine della presentazione del suo ultimo libro "Kennedy, fu vera gloria? Amori e potere di un mito", ospite di Confagricoltura, Bruno Vespa ha posto l'accento sulla grave perdita per la televisione di Stato, ma non solo: "Fazio sicuramente è una perdita per la Rai, debbo dire però che a marzo Fuortes mi disse: io non firmerò nessun contratto che andrà oltre la mia permanenza qui. E infatti non ha firmato niente da marzo in poi. Per quanto ne so io non ha firmato nemmeno una virgola che riguardi la prossima stagione". Una versione che sbugiarda tutte le teorie complottistiche diffuse nelle ultime ore:"Quando un professionista di valore se ne va è una perdita, ma non mi pare sia stato spinto fuori, non ne ho evidenza".

Insomma, non è il caso di sfoderare vittimismo e

filippiche insensate. Fazio ha deciso di cambiare aria complice una ricca offerta della concorrenza: lo stesso scenario del 2000, quando decise di lasciare la Rai per i 13 miliardi di lire offerti da Telemontecarlo, oggi La7.

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