
Lo spot della scarpa inciampa sul bambino che spia sotto la gonna di una cantante. Come avrete capito, il riferimento è alla pubblicità delle calzature da lavoro U-Power, apparsa in tv alla fine di marzo. Protagonisti la testimonial del brand, Diletta Leotta, e – qui sta il problema – un bambino di pochi anni che, davanti a un palco, scruta rapito dal basso una cantante senza volto e con una minigonna davvero mini: il tutto mentre fa da colonna sonora il Galop infernal di Offenbach, e la voce di Leotta recita: “La prima volta che sei rimasto senza parole”.
Solo che a restare senza parole è stata la maggior parte degli spettatori dello spot, che non hanno molto gradito sia il messaggio sessista a dir poco a grana grossa che l’utilizzo del bambino per veicolarlo. A bocciare la pubblicità è stato lo Iap, l’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria, il cui Giurì ha sentenziato che non deve più passare in tv, in quanto viola l’ultimo comma dell’articolo 11 del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale. Una norma che vieta “rappresentazioni di comportamenti o di atteggiamenti improntati alla sessualizzazione dei bambini, o dei soggetti che appaiano tali”.
Tra le prime voci che avevano sollevato la questione, il mese scorso, c’era stata Selvaggia Lucarelli, da tempo in prima linea nel segnalare derive comunicative e cortocircuiti social. La giornalista aveva colto la scivolata, sottolineando come fosse a dir poco triste e inopportuna la presenza di un bimbo in un contesto del genere. Lì per lì non si è mosso molto, poi però è arrivata l'onda lunga di quello che potremo chiamare “effetto pandoro”, come già successo per il caso Ferragni, anche qui a scoppio ritardato. La pubblicità è finita nel mirino del comitato di controllo dello Iap, e la sentenza è stata impietosa: stop allo spot.
Soddisfatta la Lucarelli, che dà spazio alla notizia sulla sua newsletter Vale tutto, meno soddisfatto il brand, che pure era stato al centro di un altro caso mediatico (più riuscito) a Sanremo, quando a indossare le scarpe da lavoro, sul palco dell’ultimo Sanremo di Amadeus, era stato John Travolta, che di lì a poco sarebbe diventato
testimonial del brand. Un bel colpo mediatico per la scarpa. A restare senza parole, invece, quella volta era stata la Rai, raggiunta pochi mesi dopo da una multa di 206mila euro per la “estrema gravità” della pubblicità occulta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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