Durante l’ultima puntata di Piazza Pulita, il programma di approfondimento in onda tutti i giovedì sera su La7, abbiamo assistito all’ennesimo tiro al bersaglio contro un esponente del centrodestra. Tra i protagonisti il giornalista Michele Serra che ha commentato ironicamente il cappellino indossato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano, candidato in Campania, con la scritta “Make Naples Great Again”.
“Probabilmente voleva farci sorridere, sorridere anche di se stesso, e ci è riuscito perfettamente. Io mi chiedo sempre dove facciano quei cappellini, Corrado. Perché se dovessi farli… Quelli probabilmente, a occhio e croce, li fanno in qualche scantinato nella periferia di Napoli, diciamo”, ha esordito con un commento aspro nei confronti dell’ex ministro. Poi, a stretto giro, il tono è diventato sempre più sarcastico. “Non saprei a chi rivolgermi, però dobbiamo fare un patto io e te: se mai comparissi in onda con un cappellino ‘Make Pianello Val Tidone Great Again’, per piacere, oscurami immediatamente e cacciami in eterno dalla trasmissione”. “E chiamiamo anche l’ambulanza…”, ha aggiunto scherzando il conduttore Corrado Formigli.
La “colpa” di Sangiuliano è presto detta. L'ex ministro della Cultura, capolista di Fratelli d'Italia, si è presentato con un cappello rosso alla Trump per promuovere la sua figura e i suoi appuntamenti elettorali a Napoli. "C'è da fare la città grande - ha detto Sangiuliano, - perché Napoli ha tutte le premesse per diveltarlo, perché è grande nel suo spettacolare paesaggio, è grande nella sua storia, e perché noi siamo stati una grande civiltà". Cappellino rosso con visiera e lo slogan che rimanda alla campagna elettorale di Donald Trump "Make Naples Great Again". Una nuova moda che fa infuriare la sinistra mediatica e anche parte dell’opposizione nostrana.
"È la rimodulazione in salsa napoletana - ha spiegato - dello slogan fortunato della campagna elettorale di Donald Trump. Tuttavia, bisogna essere precisi. Il primo a coniare lo slogan 'Make America Great Again' fu il grande Ronald Reagan e poi dopo di lui Trump. Io lo adotto qui a Napoli".