Twitter e la riprova sociale

Twitter ha realmente pensato al marketing quando implementava la sua struttura con le "connessioni"? O è stata solo una esigenza per avvicinarsi maggiormente a Facebook, che propone da tempo le "Amicizie in comune"?

Twitter, la piattaforma di micro-blogging, ha da qualche giorno introdotto le "Connessioni".

Cosa sono le connessioni su Twitter? Le connessioni non sono altro che uno schema ben visibile, che permette all'utente Twitter quando visita, da loggato, un altro account Twitter di prendere visione delle persone che seguono l'account (Follower) e di quelle che si hanno in comune con l'account visionato.

Questo aspetto era già presente in minima parte, con dati da incrociare, nelle notifiche tramite e-mail relative ai nuovi follower. Ma le notifiche erano ovviamente visibili solo a noi. Quindi a nostro uso e consumo per decidere se seguire o meno il nuovo follower.

Nell'ultima frase è racchiusa la differenza e in parte anche le nostre considerazioni su quanto Twitter sia orientato sempre di più verso un determinato modello di marketing. Le "Connessioni" non sono altro che la riprova sociale, che ci induce, oltre ad altri aspetti, a prendere o meno in considerazione la possibilità di seguire un utente.

La riprova sociale, per coloro che non lo sapessero, è in poche parole la propensione delle persone a seguire e imitare le azioni che vengono compiute da più soggetti.

Analizzando e monitorando alcuni account Twitter abbiamo notato che l'introduzione delle connessioni, principalmente su account aziendali o comunque di liberi professionisti, ha portato un aumento di follower sia in quantità, dato relativamente importante, ma soprattutto in qualità. La maggior parte in target con il settore di riferimento dell'account. Una coincidenza? Può essere.

Questo aspetto non è da sottovalutare se si pensa a quanto possano essere "sfruttate" le connessioni, per avere una rete di collegamenti davvero selezionata e indirettamente "consigliata" da persone di cui apprezziamo i Tweet. I Following, cioè le persone che seguiamo, da questo momento avranno un ulteriore valore oltre ai loro tweet, avranno anche una funzione indiretta di "Buzz Marketing".

Quanto saremo bravi e capaci a sfruttare questo strumento, ancora incompleto per alcuni aspetti, dipenderà da come abbiamo selezionato i following nel tempo. Migliori saranno i nostri following attuali e maggiori saranno i vantaggi a livello di "suggerimento" che avremo in futuro.

Un altro dubbio che ci è sorto è di natura prettamente competitiva e di emulazione tra Twitter e Facebook.

Twitter ha realmente pensato al marketing quando implementava la sua struttura con le "connessioni"? O è stata solo una esigenza per avvicinarsi maggiormente a Facebook, che propone da tempo le "Amicizie in comune"?

Possiamo pensare che non vi sia una risposta precisa e certa. Possiamo però supporre, che vi siano dei presupposti che possono farci ragionare per trarre delle conclusioni.

Le "Amicizie in comune" non possono essere paragonate alle "Connessioni", sia per stimoli che per modalità di utilizzo, avendo twitter una connessione unilaterale (si può seguire senza essere seguiti e viceversa) , Facebook è obbligatoriamente bidirezionale, quindi indica un maggiore coinvolgimento nella scelta.

La riprova sociale è certamente presente in entrambi i casi, anche se con modalità e motivazioni diverse. Accettare l' "amicizia" su Facebook è in alcuni casi solo per fare numero o un atto di cortesia, su Twitter la selezione di chi seguire è più mirata e fa leva su altri presupposti.

Di sicuro Twitter per come è strutturato attualmente non può vedere in Facebook un competitor; sarebbe un grave errore, implementare la sua struttura solo per cercare di imitare Facebook.

E voi cosa ne pensate delle "connessioni" di Twitter? Avete avuto modo di sfruttarle per implementare la vostra rete di contatti?

Stefano Scetti

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